ACTOS IL FARMACO A RISCHIO CANCRO. RITIRATO IN EUROPA MA NON ITALIA

Nel farmaco Actos utilizzato per la cura del diabete mellito (Tipo 2) è stato riscontrato un principio attivo che aumenta il rischio di contrarre il cancro alla vescica.

Curi il diabete ma rischi il cancro alla vescica.

Il farmaco è da molto al centro di polemiche con interrogazioni parlamentari e adesso si è mossa la magistratura, infatti, la Procura di Torino ha deciso di avviare un’indagine per il reato di commercio o somministrazione di medicinali guasti.
Il farmaco Actos è prodotto dalla Takeda Pharmaceutical Co. E dall’Eli Lilly & Co. e il suo utilizzo non è sempre stato privi di rischi, poiché già la Germania e la Francia dal 2011 hanno sospeso sia l’utilizzo sia la vendita del medicinale mentre negli Stati Uniti d’America, le 2 aziende produttrici dell’Actos sono state condannate a pagare 9 miliardi di dollari di danni (Ridotti a 36,8 miliardi) perché avrebbero tenuto nascosto i reali rischi correlati all’utilizzo del farmaco stesso, distruggendo una parte della documentazione scientifica (2002 – 2012).

Il via alle indagini della Procura di Torino, condotta dai carabinieri del Nas è partito grazie alla denuncia fatta dall’associazione Promesa (Protezione Professioni Mediche e Sanitarie).
Qual è il principio attivo incriminato? Il “Pioglitazione”.

Il “Pioglitazone” viene utilizzato per il trattamento del diabete in quanto riesce a ridurre la glicemia.
Nell’esposto presentato alla Procura di Torino (Scritto dall’Avvocato Riccardo Salomone) si può leggere che i primi dubbi relativi all’Actos risalgono al 2007 quando il Comitato per i medicinali a uso umano (Chmp) a conclusione della revisione sugli antidiabetici contenenti il principio attivo denominato “Pioglitazone”, furono riscontrate dei dubbi sul rapporto tra benefici e rischi per i pazienti curati con l’Actos. E sempre in quell’anno l’Agenzia Italiana per il farmaco (Aifa) aveva pubblicato una relazione nella quale si parlava dell’associazione del cancro alla vescica al principio attivo ”Pioglitazone” presente nell’Actos.
Nel 2011 la Commissione Europea fece una revisione di tutti quei medicinali contenenti il principio attivo “Pioglitazone” e ad agosto dello stesso anno l’Aifa diffondeva nuovi dati relativi all’aumento dei rischi di cancro alla vescica, avvertimento inserito nella scheda tecnica del farmaco Actos.
Una ricerca avviata nel 2008 dalla Società Diabetologica Italiana (Sid), finanziata dall’Aifa denominata “Tosca” con l’obiettivo di valutare l’incidenza di problemi cardiovascolari dovuti all’aggiunta di “Pioglitazone” a un altro medicinale la Meformina per la cura del diabete mellito (Tipo 2). L’indagine denominata “Tosca” si sarebbe dovuta concludere nel 2013 ma ancora oggi i risultati non sono stati resi pubblici. Sino a oggi non si sa come stanno realmente i pazienti che hanno assunto il medicinale Actos e se sono stati avvisati sui reali rischi della sua assunzione. Ma quanto è costato lo studio denominato “Tosca” e quali sono stati gli effetti sulla vendita del medicinale Atcos nel nostro Paese? 
Ma perché pur sapendo del rischio cancerogeno del principio attivo “Pioglitazione” le autorità non hanno deciso per il ritiro dal commercio?

I profitti prima della salute? Forse. 
Fonte: La Stampa