Antico Egitto scoperta la tomba del sacerdote Hawnefr in una necropoli nella roccia

Antico Egitto scoperta la tomba del sacerdote Hawnefr in una necropoli nella roccia. L’Egitto questa stupenda, millenaria terra abitata nell’antichità da un popolo con una cultura ricca e affascinante, che ha saputo tramandare con monumenti, sarcofagi, disegni significativi e artefatti il lori vivere e il loro morire, un popolo straordinario nelle sue invenzioni, colture agricole, osservante e rispettoso del grande fiume Nilo che veniva considerato una divinità (Hapi) il fenomeno che rendeva fertili i terreni e le rive e rivolgevano a esso inni e preghiere; ancora oggi ci trasmettono testimonianze attraverso gli scavi che gli archeologi compiono come quello di una scoperta di una necropoli nella roccia.

La scoperta e’ stata fatta da una missione diretta dal professor Vassili Dobrev, dell’ Ifao (Istituto francese di archeologia orientale), di base al Cairo, ed e’ stata annunciata dal ministro della cultura Faruq Hosni. Il professor Dobrev ha reso noto che la sua missione ha cominciato a lavorare in dicembre 2000 nella zona per ridisegnare la mappa della regione sud di Saqqara e poi ha avviato gli scavi nella regione sudoccidentale.

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Una necropoli composta da un numero rilevante di tombe scavate nella roccia e ricche di affreschi colorati risalenti a un periodo indicato tra il 2400 ed il 2100 avanti Cristo e’ stata scoperta da una missione archeologica francese nell’ara di Tebet El Gueish, a sudovest di Saqqara, dove si trova la famosa ‘piramide a gradoni’ di re Zoser.

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La necropoli comprende anche la tomba del sacerdote Hawnefr, che operava nel tempio funerario del re Pepi primo, il secondo re della sesta dinastia. Hawnefr, con sua moglie e 13 figli, sono tutti raffigurati in affreschi colorati – tuttora ben conservati – sulle pareti calcaree della tomba. La missione ha anche scoperto 12 statue del sacerdote Knomottep, in posizioni diverse (seduto, in piedi, in preghiera), tutte in buono stato.

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Cosa ancora nasconde la sabbia del deserto egiziano? Quali altre meraviglie verranno alla luce attraverso il solerte lavoro delle missioni archeologiche? Ogni giorno è buono per svelare i misteri che questa civiltà antichissima ha saputo creare e che il tempo ha celato e che la sabbia del deserto ha ricoperto, le mani abili, l’intelligenza e lo studio degli archeologi sapranno con il tempo riportare alla luce ancora tanti e tanti capolavori che si potranno ammirare!

Fonte: archeomedia.net

Foti di focus.it

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