BAMBINO VITTIMA IN UNA SCUOLA PRIMARIA: DEVI ANDARTENE!

Alla fine la maestra ci è riuscita, alla fine i genitori hanno mollato…

 

Primo giorno di scuola, l’inizio di un nuovo percorso di vita per i nostri piccoli, l’inizio della vera “scolarizzazione”, l’inizio delle prime piccole responsabilità, l’inizio dei primi voti, delle prime note, le prime parole scritte… insomma l’inizio del loro percorso scolastico.

Insomma tutti in palestra quel primo giorno in una calda mattina di settembre.
La maestra G. appare seria, è l’ultima a parlare e non ha neanche una “collega compagna di disavventura”. Sguardo freddo e distante di maestra severa, con loro faranno tutte le materie o quasi ed usciranno dalle elementari che sapranno addirittura suonare uno strumento!

Mi sono detta “Ammazza, ci sa fare con le parole. La maestra è preparata, è proprio quello che ci vuole”.

Dopo neanche un mese dall’inizio della scuola aveva già fatto la sua scelta e diviso la classe tra bambini buoni e bambini cattivi, tra quelli “tranquilli” e quelli “con problemi”.

Ha così convocato alcuni genitori per riferire loro che molto probabilmente i bambini avevano un DSA un disturbo specifico dell’apprendimento, troppo irrequieti, troppo iperattivi per le sue lezioni che lei faticava a tenere: “Suo figlio non è scolarizzato!”

Che reazione hanno avuto i genitori?

Qualcuno l’ha presa per matta chiedendo subito il Nulla Osta al preside per portare il proprio figlio in un’altra scuola, altri se ne sono fregati ignorando semplicemente nell’attesa che la cosa scemasse, altri hanno seguito il consiglio cominciando un percorso psicologico per poi sentirsi dire che la vivacità non è un disturbo!

Col passare dei mesi tra note, rimproveri e punizioni sembrava di essere in una caserma!!!

L’obiettivo dell’insegnante era solo quello di educare i bambini come tanti piccoli soldati: 8 ore di lezione spesso saltando la ricreazione, perchè quando si è monelli la ricreazione non si fa, se si è monelli si può anche saltare la merenda e poi si fanno pagine e pagine di copiato e si porta una bella nota di demerito a casa!!!

Quindi si è continuato così ascoltando l’insegnante contro il proprio figlio che proprio non ne vuol sapere di studiare.

Ed ecco davanti alla cattedra i tre banchetti dei tre bambini rimasti, i tre cattivi, quelli monelli, quelli che disturbano, quelli che fanno cadere di continuo la matita, quelli che ogni sospiro è una mancanza di educazione.

Perchè qualunque cosa succede è sempre e comunque colpa loro!!!

I bambini non hanno autonomia, non hanno relazione con l’insegnante che invece di capire le motivazioni, si accanisce e si abbassa al livello del bambino monello, con dispetti…..vi assicuro non certo da maestra!

Ed ecco che dopo due anni di punizioni, di divieti anche da parte dei genitori, le cose non sembrano migliorare…. spuntano però alcune dichiarazioni di alcuni bambini…

Allora forse il piccolo sta solo subendo e tenendo tutto per sè, sentendosi in colpa sempre e comunque. Perchè lui è un incapace, non è abbastanza veloce, scrive malissimo.
E poi disturba la lezione… e continuano le umiliazioni verbali… del tipo “se qualcuno vedesse questi tuoi quaderni, sai le risate!!!”

La maestra G. non è capace di instaurare un rapporto adeguato con i bambini, non li coccola, non li stimola, non li ascolta scatenando nel bambino apatia o irrequietezza.

Capisco la difficoltà nel dover affrontare una classe numerosa di bambini, il cercare di comprendere le differenze individuali  e il dover affrontare ogni giorno uno stress emotivo nel cercare di risolvere i loro piccoli grandi dilemmi.

Ma non è questo ciò che dovrebbe fare un insegnante???

La maestra G maltratta psicologicamente i suoi alunni

I bambini vanno ascoltati anche e soprattutto nei momenti più difficili, in modo da facilitare i rapporti con l’intero gruppo.

Invece lei NO, lei li maltratta psicologicamente in maniera mostruosa e cattiva annientando le loro personalità perchè non permette loro di migliorare…

La maestra G impartisce i suoi ordini senza dare una spiegazione, insegnando ai bambini solo sottomissione e obbedienza non considerando assolutamente la loro sensibilità!

E noi genitori quando abbiamo capito che forse il problema era LEI e non l’alunno che continuava a rifiutarsi di eseguire i suoi compiti adducendo le scuse più assurde nella consapevolezza che il compito in qualsiasi modo lo avrebbe svolto sarebbe comunque stato sbagliato, abbiamo mollato!

E alla fine dopo le nostre battaglie perchè le cose cambiassero, dopo le tante chiaccherate con la preside che cercava di richiamare l’insegnante ad un atteggiamento differente nei confronti dei bambini… abbiamo gettato la spugna… perchè quando ne va della salute mentale del proprio figlio non c’è battaglia che tenga…

Perchè lei ha usato un’arma potente quella di mettergli contro i suoi compagni e contro questo non abbiamo potuto fare niente. Nella sua caserma noi non possiamo entrare!!!

Tra qualche anno si ripresenterà il problema con i nuovi bambini, quelli che dovranno iniziare il loro nuovo percorso scolastico!!!

Speriamo che qualcosa cambi!!!

Una risposta a “BAMBINO VITTIMA IN UNA SCUOLA PRIMARIA: DEVI ANDARTENE!”

  1. mi dispiace per questi genitori che hanno incontrato una maestra ma non un educatrice, rispetto tutto quello che hanno subito, anche perche in parte lo subii io ai miei tempi, ma di contro ci sono tanti insegnanti che subiscono i "bambini di discoli" protetti da genitori che qualche volta diventano anche loro violenti e non hanno nessun mezzo per poterli educare e migliorare

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