A novembre gli americani decideranno quale sarà il loro Presidente, una corsa che ha visto Donald Trump e Hillary Clinton, nei sondaggi, quasi testa a testa e di conseguenza ogni mezzo è lecito per defenestrare il più possibile l’avversario pur di arrivare vittorioso al traguardo, un chiaro esempio di squallida politica; Trump ha deciso di scagliarsi sul motore di ricerca più famoso al mondo, Google, che comunque in America fa parte di un potere liberale conclamato, dichiarando che lo stesso ha messo in essere una strategia occulta a favore della Clinton, indirizzando i dibattiti pubblici e celando informazione negative sulla Clinton dai risultati del suo motore di ricerca, una accusa molto grave supportata anche da Robert Epstein, ex direttore del magazine Psychology Today, che ha realizzato uno studio per il sito Sputnik News in cui cerca di dimostrare che Google opererebbe un filtro di tipo politico sui suoi risultati (Search Engine Manipulation Effect), eliminando alcuni suggerimenti dalla barra di ricerca quando si inseriscono parole chiave “anti-Clinton”, ma lascerebbe ben visibili quelle “anti-Trump”. Ma è tutto da dimostrare.
Secondo il repubblicano Trump, Google ha volutamente truccato le ricerche favorevoli alla Clinton, dando poco rilievo ai risultati negativi della stessa, In particolare, il motore nasconderebbe dai risultati di ricerca alcuni suggerimenti negativi relativi alla Clinton. Insomma una congiura per far perdere Donald Trump le elezioni da Presidenti degli States, una campagna condotta veramente in modo poco edificante tra colpi di scena, accuse, controaccuse e quant’altro.
Fonte: Lultimaribattuta