Equinozio d’autunno 23 settembre tra miti streghe e spiriti

Equinozio d’autunno 23 settembre tra miti streghe e spiriti. L’estate è finita e siamo entrati nella stagione più dorata delle quattro,, con i suoi colori caldi e vividi, con le sue pioggerelline e i primi freddi che ci fanno amar ancor di più il calore della nostra intimità, della nostra famiglia, ma non solo fin dall’antichità è stato considerato un fenomeno significativo sia per le sue connessioni astronomiche sia per le sue implicazioni culturali e spirituali tra leggende, celebrazioni e misteri.

Nella mitologia greca il passaggio dall’estate all’autunno è associato alla figura e alla vicenda di Persefone (o Kore), che scende negli inferi, portando con sé la stagione fredda. Persefone era la figlia di Demetra, la dea della terra e dell’agricoltura, e Zeus, il re degli dei. Il mito di Persefone è strettamente legato alle stagioni dell’anno, in particolare all’autunno e all’inverno. Un giorno, mentre la giovane dea stava raccogliendo dei fiori nei campi, fu rapita da Ade, il dio degli Inferi, e portata nel regno sotterraneo. La tristezza e il dolore di Demetra per la scomparsa della figlia portarono all’arresto della crescita delle piante e alla morte della terra, causando un periodo di gelo e aridità.

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Gli dei dell’Olimpo ordinarono ad Ade di rilasciare Persefone. Prima di liberarla, Ade le fece mangiare alcuni semi di melograno, il cibo del regno degli Inferi. A causa di ciò, il destino della giovane fu segnato e la fanciulla fu costretta, da quel momento, a trascorrere una parte dell’anno alla luce e un’altra sottoterra, con Ade. Ecco spiegato, secondo il mito ellenico, l’equinozio d’autunno e, più in generale, il cambio delle stagioni.

In alcune tradizioni neopagane e in certe dottrine panteistiche e politeistiche l’equinozio d’autunno è noto come Mabon ed è considerato uno dei sabbat, ovvero una festività religiosa. Durante questo periodo chi abbraccia quei credi religiosi può celebrare il momento dell’equilibrio tra luce e oscurità rendendo omaggio alle divinità legate ai raccolti, agli spiriti della terra e delle piante. L’equinozio d’autunno è anche un momento in cui si crede che le erbe e le piante siano particolarmente potenti per scopi magici e curativi, come dimostrano alcuni riti e storie di stregoneria e magia.

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A Stonehenge, il famoso sito archeologico situato nel Regno Unito, l’equinozio d’autunno è un momento di grande interesse, poiché il sole sorge allineato con le pietre del monumento. Questo fenomeno astronomico è stato oggetto di studi e osservazioni da parte di archeologi e appassionati di astronomia. Durante l’equinozio d’autunno e in occasione di quello primaverile, il sole sorge proprio dietro una delle pietre, noto come l’Altare di Stonehenge, all’interno del cerchio. L’allineamento crea un effetto visivo suggestivo, unico in cui il sole sembra emergere dall’altare. Questo fenomeno è stato interpretato come un possibile significato cerimoniale o astronomico associato a Stonehenge, costruito circa 4.500 anni fa e ancora oggi oggetto di studio e dibattiti.

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Qualcosa di simile si verifica anche in Messico. Chichén Itzá è uno dei siti archeologici più famosi dei Maya, situato nella penisola dello Yucatán. Chichén Itzá è noto anche per quel che accade sulla scala della piramide nota come El Castillo (il Castello) durante gli equinozi di primavera ed autunno. In quei due giorni dell’anno, mentre il sole tramonta, la luce solare colpisce la piramide e sulla sua scalinata principale viene proiettata un’ombra a forma di serpente piumato che sembra risalire dal basso verso l’alto, dall’alba al tramonto. Un momento molto spettacolare che i Maya legavano al culto della loro divinità Kukulkàn.

Fonte: quotidiano.net

Foto di sciencefreak da Pixabay