Francesco Petrarca viene incoronato in Campidoglio con l’alloro come poeta l’8 aprile 1341

Francesco Petrarca viene incoronato in Campidoglio con l’alloro come poeta l’8 aprile 1341. Francesco Petrarca è stato uno scrittore, poeta, filosofo e filologo italiano, considerato il precursore dell’Umanesimo  e uno dei fondamenti della letteratura italiana, soprattutto grazie alla sua opera più celebre, il Canzoniere patrocinata quale modello di eccellenza stilistica da Pietro Bembo nei primi del Cinquecento.

Francesco Petrarca nasce il giorno 20 luglio 1304 ad Arezzo da Ser Petracco, notaio esule da Firenze che faceva parte della fazione dei Bianchi. Segue la sua famiglia in Provenza, a Carpentras vicino ad Avignone poi viene mandato a studiare legge prima a Montpellier poi a Bologna.

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Finisce gli studi e si dedica completamente alla sua passione per la letteratura. Stringe molte amicizie importanti per l’epoca, lavora alla corte del cardinale Giovanni Colonna, di Giovanni Visconti e diviene ambasciatore del Papa a Napoli.

Viaggia molto tra Francia, Germania, Fiandra e Roma; in Campidoglio viene incoronato poeta il giorno 8 aprile del 1341.

Nel 1327 incontra per la prima volta Laura, probabilmente Laura De Noves, musa ispiratrice di tutte le sue opere. La donna incarna l’ideale femminile del suo tempo, al di sopra di ogni pensiero terreno, madonna più che donna, da adorare più che amare, poiché secondo Petrarca attraverso la donna l’uomo avrebbe potuto avvicinarsi a Dio.

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La storia medesima del Canzoniere, infatti, è più un percorso di riscatto dall’amore travolgente per Laura che una storia d’amore, e in quest’ottica si deve valutare anche l’opera latina del Secretum. Le tematiche e la proposta culturale petrarchesca, oltre ad aver fondato il movimento culturale umanistico, diedero avvio al fenomeno del petrarchismo, teso a imitare stilemi, lessico e generi poetici propri della produzione lirica volgare di Petrarca.

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Tutto questo lo si trova nella sua opera più famosa: il “Canzoniere”, una raccolta di 366 sonetti e poesie proprio in onore di Laura e che riassume l’intera filosofia di Francesco Petrarca sulla passione e l’amore umano. Tra i sonetti più celebri ricordiamo “Voi ch’ascoltate n rime sparse il suono” (che apre il Canzoniere) e “Pace non trovo, et non ò da far guerra”.

Scrive inoltre diversi poemi, sia storici che letterari, in latino e in volgare fino alla sua morte avvenuta ad Arquà sui Colli Euganei, il giorno 19 luglio 1374 all’età di 70 anni.

Fonte: biografieonline.it

Foto di vitaepensiero.it

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