Garzapelta muelleri antenato del coccodrillo vivente nel super continente Pangea 215 milioni di anni fa

Garzapelta muelleri antenato del coccodrillo vivente nel super continente Pangea 215 milioni di anni fa. Il mondo che vediamo oggi, diverso tempo fa, non era uguale a quello di adesso. I continenti, nel corso dei miliardi di anni della Terra, si sono sempre divisi e uniti. L’ultimo raggruppamento conosciuto è chiamato Pangea, una fusione di tutte le principali terre emerse.

Prima che i dinosauri conquistassero definitivamente il pianeta, durante le prime fasi del Triassico erano altri rettili a dominare gli ecosistemi. Fra questi c’erano gli antichi antenati dei moderni coccodrilli, gli etosauri, gruppo di cui fa parte una specie identificata abbastanza recentemente.

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La nuova specie è stata chiamata dagli scienziati Garzapelta muelleri, in onore della contea Garza del Texas in cui sono stati trovati i suoi fossili. Il termine “pelta” presente nel nome indica invece che l’animale disponeva di un poderoso scudo sulla sua schiena, in grado di resistere agli attacchi dei predatori e molto simile alla corazza del più noto (e tardivo) anchilosauro.

Gli etosauri sono una specie paragonata ai moderni coccodrilli vissuti durante il periodo Triassico, da 229 milioni a 200 milioni di anni fa, che è antecedente al periodo giurassico, secondo i ricercatori, che notano inoltre che fossili di etosauri sono stati scoperti in tutti i continenti tranne l’Antartide e l’Australia.

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Secondo i ricercatori, il carapace dorsale fossilizzato di Garzapelta muelleri, la dura placca corazzata che ne copriva la schiena, è completo al 70%, con i pezzi principali dalla regione del collo e delle spalle fino all’estremità della coda intatti. L’esterno dello scheletro di Garzapelta è chiamato osteoderma, che è composto da placche dure come la roccia e punte ricurve.

Lo studio ha stabilito che i fossili di Garzapelta risalgono a 215 milioni di anni fa e che la specie era in gran parte onnivora, in contraddizione con il suo cugino moderno, il coccodrillo carnivoro.

Proprio la sua dieta potrebbe aver assunto un ruolo molto importante per il suo successo riproduttivo. A differenza infatti degli attuali coccodrilli africani, che hanno a disposizione di numerose mandrie di gnu e di erbivori, all’epoca gli etosauri abitavano un mondo desolato, dove ciascuna fonte di cibo poteva risultare essenziale per la sopravvivenza.

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Tutto cambiò quando sorsero nuovi ecosistemi e quando Pangea cominciò a sgretolarsi, con la nascita dei nuovi continenti. In quel preciso momento, infatti, gli animali cominciarono a diversificarsi e la vegetazione consentì a nuovi erbivori di specializzarsi nell’assunzione di nuove risorse. Questo permise agli etosauri di evolversi e di divenire definitivamente coccodrilli, con un conseguente cambio della dieta, che divenne carnivora.

Fonte: tech.everyeye.it/

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