Il Führer era nato a Braunau am Inn, Austria, il 20 aprile 1889 e governò la Germania dal 1934 al 1945. Dopo la sua morte, avvenuta a Berlino il 30 aprile 1945, diversi nostalgici del terzo Reich si sono recati, in una sorta di pellegrinaggio, presso la sua casa natale.
Proprio per contrastare il continuo afflusso di persone alla sua casa, il governo austriaco ha decido la demolizione dell’edificio. Il Ministro dell’ Interno Wolfgang Sobotka, ha commentato che “le fondamenta potranno essere conservate, ma su di esse nascerà una nuova struttura di tipo caritatevole o amministrativo“.
Hitler è stato un dittatore, capo del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori, nonchè uno degli ideatori del nazionalsocialismo. La sua politica espansivista, portò la Germania all’ invasione della Polonia, con il conseguente “scoppio” della II Guerra Mondiale.
Diversi crimini avvennero per mano della politica del dittatore, in particolare voglio ricordare l’ Olocausto, in cui persero la vita oltre 6 milioni di persone. La Germania perse la guerra, e per oltre 40 anni rimase divisa in due nazioni. Dopo la caduta del Muro, avvenuta nel novembre del 1989, il popolo tedesco si è riunito ed ha cercato di cancellare quello scomodo passato.
Sulla morte del dittatore e della sua sepultura non si è mai saputo niente di preciso, c’è chi sostiene che riuscì a scappare per rifugiarsi in Sud America. Secondo la storia, i resti carbonizzati di Hitler furono seppelliti a Magdeburgo, poi negli anni ’70, a seguito di un progetto commerciale in quell’area, furono riesumati assieme a quelli di Eva Braun e di Joseph Goebbels e furono gettati nel fiume Elba.
Proprio per la mancanza di una tomba, si era formato un pellegrinaggio nella sua casa natale in Austria. Ho sentito alcuni programmi nelle nostre Radio, in cui veniva affrontato l’ argomento, paragonando quello che avviene a Braunau am Inn con Predappio, il paese natale di Benito Mussolini.
La casa verrà demolita, ma dubito che qualcosa cambierà.
