Hachiko cane fedele si spegne l’8 marzo 1935

Hachiko cane fedele si spegne l’8 marzo 1935. È stato un cane di razza Akita, diventato il simbolo della fedeltà per la sua dedizione al proprio padrone Ueno atteso, anche dopo la sua morte per ben 10 anni, davanti alla stazione da dove vedeva arrivare Ueno e in quell’attesa si spense l’8 marzo 1935,  immaginando una ‘ipotetica riunione spirituale con il padrone, da questa toccante storia si trasse un film con Richard Gere ”Hachiko- il tuo miglior amico”, a questo cane fu dedicata una statua per il suo incommensurabile affetto e lealtà.

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Parker Wilson (Richard Gere) è un professore universitario di musica che fa il pendolare per recarsi al lavoro. Una sera, al suo ritorno in stazione, trova un cucciolo di akita smarrito e decide di portarlo a casa per accudirlo in attesa che il padrone venga a reclamarlo. La moglie Cate è inizialmente contraria a tenere il piccolo Akita Inu (interpretato quando cucciolo da uno Shiba Inu, razza nipponica simile all’Akita, e da adulto da un Akita Inu) per via del legame stabilito col precedente cane di casa, e invita Parker ad affiggere volantini per la cittadina, in modo da ritrovare il proprietario del cucciolo.

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Vedendo però il legame d’affetto che il cucciolo e suo marito hanno subito instaurato, deve ricredersi. Un giorno, Parker, porta il cucciolo a scuola e chiede all’amico e collega Ken (Cary-Hiroyuki Tagawa), di origine giapponese, alcune informazioni al riguardo. L’amico gli rivela che l’Akita non è un cane comune e che il suo legame è più forte di quello di un normale cane col padrone.

Sulla medaglietta che porta c’è un ideogramma, Hachi, che significa 8, che diventa il nome del cucciolo. Hachi è molto legato a Parker, tanto che arriva ad accompagnarlo ogni mattina alla stazione per poi tornarvi alle 5 di pomeriggio  per accoglierlo. Cruccio di Parker è il comportamento anomalo di Hachi che non vuole giocare con la palla: non c’è verso di fargliela riportare. Ken gli spiega che gli akita non vogliono compiacere gli uomini e che il giorno che Hachi vorrà farlo, sarà per un motivo importante. Un giorno Hachi ha un presentimento e cerca di far capire a Parker di non andare al lavoro, inizialmente rifiutandosi di seguirlo alla stazione, poi portandogli da casa la famosa pallina. Nonostante i segnali, il professore prende il treno, sotto lo sguardo preoccupato del cane. Durante la lezione in aula di quel giorno, il professore è colto da un malore e muore d’infarto.

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Hachi è alla stazione, come sempre, alle 5, ad aspettare l’amico che non ritorna. È il genero di Parker a riportarlo a casa, a sera ormai inoltrata. Andy, la figlia di Parker, e suo marito Carl (Jason Alexander) decidono di tenere Hachi nella loro casa, con il loro figlio appena nato, ma alla prima occasione il cane scappa e ritorna alla stazione per aspettare l’amico.

Andy capisce che non può trattenerlo e lo lascia libero di fare quello che “deve”. Ogni giorno Hachi si reca alla stazione e aspetta. I pendolari e i negozianti locali lo nutrono e se ne prendono cura senza mai interferire con la sua missione. La figura di Hachi inizia ad attirare l’attenzione dei giornali e la sua storia fa il giro del paese, giungendo a Ken che decide di incontrarlo di persona e parlare con lui, in giapponese, del suo dolore e augurandogli una lunga vita.

Passano 10 anni e Hachi è sempre lì, più vecchio e malconcio ma sempre in attesa di Parker. Cate, che se n’era andata via per un po’ di anni, torna e si reca sulla tomba del marito per rendergli omaggio e, ritornando alla stazione incontra il cane che aspetta: capisce che il rapporto tra i due amici era superiore a quello fra cane e padrone e, commossa dalla fedeltà di Hachi, gli fa compagnia.

Il tempo passa e Hachi guarda la porta della stazione, stanco e ormai in procinto di morire. Nei suoi ultimi istanti rivede la sua vita, con Parker e sogna di rincontrarlo, prima di esalare l’ultimo respiro.

Un esempio di fedeltà che difficilmente si ritrova nell’essere umano, un amore, un legame fortissimo che si crea tra cane e compagno di vita, una simbiosi difficile da capire da chi non ama i cani e anzi li persegue, ma questi legami esistono e sono non solo teneri ma indissolubili come lo ha dimostrato Hachiko, amando il proprio padrone oltre la sua morte e aspettando la sua per ricongiungersi con lui! Ma sono innumerevoli esempi di fedeltà che si leggono e si sanno di questi meravigliosi amici degli umani, il loro amore incondizionato migliora la nostra vita quotidiana e ci regala emozioni fortissime!

Fonte: Wikipedia

Foto di Radio 105