Inchiesta tedesca Der Spiegel e Zdf: “L’Ucraina dietro l’attentato ai gasdotti NordStream 1 e 2”

Inchiesta tedesca Der Spiegel e Zdf: “L’Ucraina dietro l’attentato ai gasdotti NordStream 1 e 2”

Inchiesta tedesca Der Spiegel e Zdf: “L’Ucraina dietro l’attentato ai gasdotti NordStream 1 e 2”. Il 26 settembre del 2022, la notizia dell’esplosione dei due gasdotti del Nord Stream aprì una nuova fase della guerra russo-ucraina.

In quell’occasione la stampa mainstream non si lasciò sfuggire (l’ennesima) campagna contro la Russia e il suo Presidente Vladimir Putin. Infatti, accusarono i russi dell’attentato terroristico ai danni delle condotte dei Nord Stream 1 e 2.

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I Nord Stream 1 e 2 erano dei gasdotti (il primo costruito l’8 novembre 2011 e il secondo l’8 ottobre 2012) che trasportavano il gas dalla Russia in Germania per poi distribuirlo in tutta l’Europa. Un progetto pagato anche dalla Russia che con il tempo ha rafforzato il rapporto tra Berlino e Mosca in campo economico.

E quindi secondo la stampa mainstream, i russi hanno sabotato di proposito il proprio gasdotto come ritorsione contro le sanzioni dell’Occidente. Una narrazione non realistica che però è diventata la realtà ufficiale per la maggior parte della popolazione occidentale. Come del resto la narrazione che entro pochi mesi la Russia sarebbe crollata sotto l’effetto delle sanzioni.

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La stampa mainstream nel suo racconto dell’attentato ai gasdotti Nord Stream ha per così dire ‘nascosto’ che il luogo dell’avvenuto attentato era in zona inaccessibile e controllata dalla NATO. E non possiamo credere che i russi abbiano rischiato di fare scoppiare una guerra nucleare, andando a far esplodere il loro gasdotto in acque sotto il controllo della NATO, quando sarebbe stato più semplice colpirlo poco distante dalle acque territoriali russe. Anche se non si sarebbe capito il motivo.

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Anche allora però esistevano dei dubbi in merito ai veri autori dell’attentato al gasdotto però adesso l’inchiesta tedesca del settimanale Der Spiegel e l’emittente pubblica ZDF – come riporta il sito dell’AGI – ha scoperto nuove prove che indicherebbero l’Ucraina come il mandante degli attentati contro i Nord Stream 1 e 2.

La ricerca ha mostrato che il risultato dei metadati dei presunti terroristi dello yacht ‘Andromeda’, utilizzato per il trasporto dell’esplosivo utilizzato per l’attentato terroristico – prima e dopo – si sarebbe trovato in Ucraina.

A queste nuove rivelazioni, il Ministro dell’Interno tedesco Nancy Faeser ha dichiarato di voler fare ‘piena luce’ sull’attentato e di un processo contro gli attentatori “chiunque essi siano”. Anche se… tutto sarà messo nuovamente in silenzio per ordini superiori provenienti dall’oltreoceano a stelle e strisce.

Mosca invece attraverso Nikolai Patrushev, Segretario del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa non crede minimamente che dietro quell’atto terroristico ci sia l’Ucraina ma gli Stati Uniti d’America e il Regno Unito. I principali beneficiari dell’indebolimento della Germania e dell’intera Unione Europea.