Indagato per epidemia aggravata, rischia dodici anni di carcere

Indagato per epidemia aggravata, rischia dodici anni di carcere. Una rinoplastica che potrebbe costargli fino a dodici anni di carcere se sarà condannato con l’accusa di epidemia aggravata.

L’episodio è accaduto alla settimana scorsa in Piemonte, dove un uomo ha contagiato con il virus del coronavirus l’intera equipe medica (Chirurgo, anestesista e infermerie) che si aggiungendo a operarlo.

Il paziente non aveva ritenuto opportuno riferire ai medici alcuni sintomi influenzali come la tosse, febbre e bruciore agli occhi. Sintomi poi ricondotti al coronavirus.

E tutto per evitare come riporta La Repubblica il rinvio dell’operazione cosa poi avvenuta dopo l’allarme lanciato dall’anestesista. In questo periodo l’uomo si trova in quarantena a casa perché positivo al coronavirus e con una spada di Damocle di 12 anni di carcere che gli pende sopra la testa.

E questo è l’ultimo episodio di contagio da coronavirus causato dall’idiozia ed egoismo di determinate persone che mettono il loro interesse personale prima della sicurezza sanitaria nazionale. Mettendo in pericolo persone come i medici, specialisti e infermieri che combattono in prima linea nella guerra contro il coronavirus.