ITALIA: 7 MILIONI SENZA LAVORO MA 1,6 NON CERCA PIU’

La crisi economica sembra non dover lasciare l’Italia, anche se da fonti ufficiali si vocifera sempre di più di una ripresa e che con il “Job Act” approvato dal Governo Renzi, si è vista una piccola riprese nelle assunzioni ma i dati “ufficiali” nascondono sempre un lato oscuro..

L’Italia ha un tasso superiore alla media delle nazioni dell’Unione Europea:

Anno 2014 – Italia è al 12,7% contro il 10,2% Unione Europea a 28 mentre il confronto con l’area Euro è dell’11,6%.

Mentre per quanto riguarda il tasso di attività, quindi disoccupazione sommata all’occupazione, è sotto di ben 10 punti sulla media dell’Unione Europea.

Secondo i dati rilasciati dall’ISTAT oltre 3,5 milioni di italiani disponibili a lavorare, oramai hanno deposto le armi e un 1,6 di questi non cerca perché scoraggiato.<br />
Gli occupati sono aumentati di 133mila unità rispetto ai dati del primo trimestre 2014 e al tempo stesso sono cresciute anche le forze lavoro “Potenziali” (Persone inattive, pronte a tornare a lavorare e quelle persone che pur disponibili non cercano nessun impiego) 3,25 milioni nel primo trimestre 2014 e nel primo trimestre del 2015 sono arrivati a 3,55 milioni con una crescita netta di ben 300mila di persone.

Il picco dei “sfiduciati” è stato riscontrato nel Mezzogiorno con circa 2.280 milioni di unità con un aumento di 200 mila persone nello stesso periodo del 2014.

Naturalmente bisogna aggiungere altri 1,5 milioni di persone senza un lavoro, anche se sono calate di 100 mila unità in confronto all’anno precedente.

Sui sette milioni sono i tre di coloro che pur senza un’occupazione e disponibili a lavorare sono sotto i 35 anni, infatti, è tra i 15 e i 34 anni 1.663 mila sono disoccupati e ben 1.347 mila quelli che affermano di essere ben disponibili a un impiego, anche se non hanno fatto nessun ricerca nel periodo precedente alla rivelazione dell’ISTAT.

Quindi secondo gli ultimi dati dell’ISTAT relativi al primo trimestre 2015, ci sono 3,3 milioni di disoccupati e ben 7 milioni sono disponibili.

Una notizia “positiva” sui dati relativi al lavoro nero nel nostro Paese.

Nel 2014 “solo” il 63,9% tra la fascia di età che va dai 15 ai 64 anni “lavorava” in nero mentre la percentuale dell‘Unione Europea a 28 è del 72,3%.

Fonte: Google News; La Stampa.