Ivan Graziani: Firenze (canzone triste), con testo e video

Nel post di oggi ho voluto ricordare Ivan Graziani, straordinario cantautore e chitarrista, proponendovi la canzone “Firenze (canzone triste)“, con  il testo ed il video.

Ivan Graziani era nato a Teramo il 6 ottobre 1945, fin da piccolo aveva dimostrato una grande passione per la chitarra.

Il suo esordio avvenne nel 1964 con Nino Dale and His Modernists, cantando la canzone “E adesso te ne puoi andar”.

Nel 1966 fondò la band chiamata Ivan e i Saggi, che l’ anno seguente diventarono Anonima Sound.

Dopo il servizio militare, nel 1972 Ivan Graziani iniziò la carriera solista,  debuttando l’ anno seguente con l’ album “La città che io vorrei”.

Il grande successo arrivò nel 1980, con l’ album “Viaggi e intemperie”, trascinato dalla canzone “Firenze (canzone triste)”.

Il 1° gennaio 1997, Ivan Graziani morì nella sua casa di Novafeltria. a causa di un tumore al colon.

Ivan Graziani non è mai stato un artista commerciale, ma ha sempre proposto brani indimenticabili.

Vorrei ricordare anche la sua ottima tecnica chitarristica, che veniva fuori durante le esibizioni live.

Testo: Ivan Graziani – Firenze (Canzone triste)

Firenze lo sai,
non è servita a cambiarla
la cosa che ha amato di più
è stata l’aria lei ha disegnato,
ha riempito cartelle di sogni
ma gli occhi di marmo del Colosso Toscano
guardano troppo lontano.

Caro il mio Barbarossa,
studente in filosofia
con il tuo italiano insicuro
certe cose le sapevi dire.
Oh lo so, lo so, lo so, lo so bene,
lo so una donna da amare
in due in comune fra te e me.
Ma di tempo ce n’è in questa città
fottuti di malinconia e di lei.

Per questo canto una canzone triste,
triste, triste… Triste come me.
E non c’è più nessuno
che mi parli ancora un po’ di lei,
ancora un po’ di lei.
E non c’è più nessuno
che mi parli ancora un po’ di lei,
ancora un po’ di lei.

Ricordo i suoi occhi,
strano tipo di donna
che era quando gettò i suoi disegni
con rabbia giù da Ponte Vecchio
“Io sono nata da una conchiglia” diceva
“La mia casa è il mare e con un fiume no,
non la posso cambiare”
Caro il mio Barbarossa,
compagno di un’avventura
certo che se lei se n’è andata no,
non è colpa mia.

Oh lo so, lo so, lo so,
la tua vita non cambierà
ritornerai in Irlanda
con la tua laurea in filosofia
ma io che farò in questa città?Ivan_Graziani
Fottuto di malinconia e di lei.
Per questo canto una canzone triste, triste, triste…
Triste come me.

E non c’è più nessuno
che mi parli ancora un po’ di lei,
ancora un po’ di lei.
E non c’è più nessuno
che mi parli ancora un po’ di lei,
ancora un po’ di lei

Video Youtube: Ivan Graziani (canzone triste)


Pubblicato da Jagming

Installatore elettromeccanico, musicista, blogger, amante della natura, degli animali ed appassionato di fitoterapia