La ghigliottina il simbolo della morte

La ghigliottina il simbolo della morte

La ghigliottina il simbolo della morte. Il simbolo delle condanne a morte durante la Rivoluzione Francese e il Regime del Terrore fu la Ghigliottina. Una macchina per le condanne a morte mediante decapitazione composta di una lama affilata che scende lungo due pali verticali per tagliare la testa dei vari condannati a morte.

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Anche se si chiama Ghigliottina dal nome del medico e politico francese Joseph-Ignace Guillotin che durante la Rivoluzione Francese propose un metodo di esecuzione più umano ed egualitario, la sua creazione si deve ad Antoine Louis, altro medico francese che prese ispirazione dai modelli utilizzati in Scozia e in Italia.

La ghigliottina è composta, essenzialmente, di una pesante lama di metallo (il cui filo era originariamente ortogonale al percorso di discesa e, nelle successive versioni, inclinato di circa 30º rispetto a esso) che lasciata cadere lungo un percorso obbligato da un’altezza di neppure due metri sul collo del condannato, recideva di netto la testa del condannato a morte, evitando agonie legate alle esecuzioni a fil di spada.

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La prima ghigliottina risale al 1307, grazie a una stampa conservata al British Museum dove è raffigurata la condanna a morte per decapitazione in Irlanda di Murdoc Ballag.

Nel Regno di Napoli era in uso dalla fine del XV Secolo e anche in Inghilterra era in funzione una macchina simile chiamata Halifax e in Scozia – in vigore già dalla metà del 1500 – la Scottish Maiden ovvero la pulzella scozzese.

Germania e Italia non erano da meno (sempre nel 1500). Ad esempio in Italia si utilizzava la “Mannaia” e quella romana era molto simile a quella francese ma la lama era a forma di mezzaluna e non obliqua.

La prima esecuzione a morte con la ghigliottina avvenne il 25 aprile del 1792 a Parigi. Il condannato fu un certo Nicolas Pelletier, un ladro di strada condannato per furto e per omicidio. Da quel momento la ghigliottina fu utilizzata come metodo di condanna a morte durante la Rivoluzione Francese e poi nella stessa Francia.

Tra i condannati celebri troviamo Re Luigi XVI di Francia (21 gennaio 1793) e sua moglie Maria Antonietta d’Asburgo-Lorena, Regina di Francia (16 ottobre 1793). I rivoluzionari francesi Georges Jacques Danton e Camille Desmoulins (5 aprile 1794) e Maximilien Robespierre e Louis Saint-Just (28 luglio 1794).

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La Francia abolì la pena di morte alla fine del 1981 mentre l’ultima condanna a morte per ghigliottina avvenne il 10 settembre del 1977 a Marsiglia. L’ultimo condannato a morte fu Hamida Djandoubi, un immigrato tunisino condannato a morte per aver torturato e ucciso una donna.

La ghigliottina è stata una macchina per uccidere che ha segnato la storia della Francia e del mondo. Sebbene fosse stata concepita come uno strumento di uguaglianza e umanità, è diventata un mezzo di terrore e violenza. La sua abolizione ha rappresentato un passo avanti verso il rispetto dei diritti umani e la civiltà.