Novembre  Kaherka ottobre – novembre nel calendario degli antichi egizi

Novembre  Kaherka ottobre – novembre nel calendario degli antichi egizi. La grande festa del mese di Khoiak , il cui antico nome era Ka-her-ka, “nutrimento su nutrimento” cioè abbondanza, poiché si teneva al momento del deflusso dell’inondazione e del deposito del fertile limo sui campi pronti per la semina, ha come base il mito della morte e resurrezione di Osiride. Poiché fin dai Testi delle Piramidi il defunto era assimilato ad un Osiride, è chiaro il duplice significato sul piano agricolo ma anche spirituale della festa.

La descrizione delle diverse fasi di essa si ritrova in testi del Nuovo Regno che vanno dal 1150 a.C. (Medinet Habu) al 100 d.C. (Dendera), ma rituali simili sono già presenti nei Testi dei Sarcofagi del Medio Regno (ad esempio nelle formule 269 e 330 per la trasformazione in Osiride del defunto identificato con il seme di grano). Era la più importante tra le feste dedicate ad Osiride: la sua durata variava secondo le differenti liste da sette (Medinet Habu) a quattordici giorni (Dendera), ma i riti principali erano costanti, semina di granaglie in stampi di terra (nel Nuovo Regno in forme a figura del Dio, come testimonia il reperto nella tomba di Tut ankh-Amon di uno di essi) che venivano annaffiati fino alla germinazione, seguita dall’erezione del pilastro djed, simbolo della colonna vertebrale e identificato con Osiride risorto.

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Nel tempio di Dendera a questi riti si aggiungevano nei giorni tra la semina e la germinazione una serie di rituali specifici per “ritrovare” i pezzi in cui il Dio era stato smembrato da Seth secondo una delle versioni del mito.

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Alla cerimonia veniva associato anche Sokar, il Dio a testa di falco che presiedeva alla necropoli di Ro-stau a Menfi e che ha un ruolo di particolare rilievo nel Libro di ciò che è nella Duat, la cui  festa nell’Antico Regno era separata da questa dedicata a Osiride.

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E successivamente per il mese di Shefbedet, novembre e dicembre: Forse nell’epoca dei Ramessidi la Festa di Khoiak venne fatta coincidere con la Festa di Neheb-kau (d’altronde, Neheb-kau era il nome arcaico del mese di Kaherka, al primo giorno del I mese di Peret (Shefbedet): così almeno si pensa di poter dedurre da un frammento papiraceo del Calendario di Armant, dove il rituale era eseguito in onore di Montu, Dio solare e guerriero. La Festa di Neheb-kau era una cerimonia legata alla regalità e alla conferma del Faraone quale intermediario divino tra il mondo degli uomini e quello degli Dèi, identificato con Horo che aveva preso posto sul trono del padre Osiride.  

Fonte: duepassinelmistero.com

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