Operazione Piombo Fuso di Israele contro striscia di Gaza il 27 dicembre 2008

Operazione Piombo Fuso di Israele contro striscia di Gaza il 27 dicembre 2008. Campagna militare israeliana nella Striscia di Gaza (27 dicembre 2008 – 18 gennaio 2009), avviata in seguito al ripetuto lancio di missili contro Israele da parte di Hamas. 

Già negli anni precedenti, tra il 2006 e il 2007, si erano intensificate le operazioni militari israeliane a Gaza con l’obiettivo dichiarato di smantellare le basi di lancio dei missili Qassam che minacciavano ripetutamente Sderot, il deserto del Negev, Ashkelon e la città costiera di Ashod. All’inizio del 2008 l’alleanza tra Ḥamās, il partito libanese Hezbollah (Ḩizb Allāh) e l’Iran del presidente M. Aḥmadīnejād, potenziava la forza militare di Ḥamās, ma non risparmiava alla popolazione della Striscia un’ennesima prova di resistenza: il 18 gennaio Israele chiudeva ancora una volta Gaza in una morsa tagliando tutti i rifornimenti (cibo, combustile, aiuti umanitari) e il 23 gennaio alcune centinaia di migliaia di palestinesi forzavano la barriera israeliana al valico di Rafah, al confine con l’Egitto, in cerca di cibo e assistenza.

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Pronta ad approfittare della tragedia della popolazione, Ḥamās alzava i toni della sua propaganda anti-israeliana per guadagnare attenzione e appoggi nella comunità internazionale, ma alla fine dell’anno, il 27 dicembre, Israele scatenava una nuova guerra a Gaza: obiettivo dell’attacco era porre fine al lancio di razzi sul territorio israeliano che dal 2000 aveva provocato 28 vittime.

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Con il cessate il fuoco del 18 gennaio 2009 e il ritiro delle truppe israeliane dopo l’operazione p. f., Gaza appariva un campo di rovine: tra 1166 e 1417 morti il bilancio delle vittime tra i palestinesi, e moltissime le perdite registrate tra i civili; 13 gli israeliani morti, 10 militari e tre civili. L’impressione suscitata nel mondo dalla situazione a Gaza spinse il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite a istituire una Commissione d’indagine i cui risultati furono resi noti nel settembre 2009: nella dichiarazione, successivamente sconfessata dal presidente, ma non dagli altri membri della Commissione, si leggeva che durante l’operazione militare Israele aveva reiteratamente violato i diritti umani della popolazione palestinese.

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E questo orrore di guerra ancora oggi miete migliaia di vittime innocenti fra le quali bambini che attualmente sono orfani e soffrono fame, freddo e disperazione non capendo cosa stia succedendo al loro mondo, non capendo se non il terrore dei loro occhi che seguono increduli a quello che sta succedendo loro.

Fonte: treccani.it

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