PENSIONI: CISAL FRANCESCO CAVALLARO PUNTA IL DITO VERSO COMMISSIONE EUROPEA E GOVERNO ITALIANO CITTADINI NON POSSONO ESSERE SEMPRE SACRIFICATI PER MALGOVERNI PASSATI E PRESENTI!

Il capro espiatorio, l’agnello da sacrificare a tasse e vessazione, in Italia, è sempre stato e pensiamo sempre lo sarà è il cittadino italiano, il quale deve sopportare sulle spalle gli oneri di errori di governi passati e presenti senza poter far nulla, subìre vessazioni e tasse, contribuire e lavorare per poi alla fine lottare e combattere per avere i propri diritti che negli ultimi anni sono stati calpestati, vedi la riforma previdenza Fornero 2011, vedi Statuto del lavoro nell’articolo 18, insomma chi deve sempre e solo pagare è il contribuente mentre si vedono privilegi e vitalizi principeschi che rimangono se non aumentano ancora in vigore senza essere toccati in quanto percepiti dalla ‘casta’ e di conseguenza intoccabili;  in una nota della Cisal, di Francesco Cavallaro, segretario generale, si fa vibrante la protesta contro la Commissione Europea e il governo italiano per queste iniquità e ingiustizie che continuano ad essere, senza riuscire a porvi freno, postiamo, grazie a Pensioni Blog, il testo della nota.<br />
Nella nota della Cisal si legge: ‘Nel raccomandare all’Italia la piena attuazione delle riforme pensionistiche adottate in passato, la Commissione europea scarica sul nostro sistema previdenziale la responsabilità della salvaguardia dei conti pubblici nel lungo periodo. Ancora una volta, sarebbero i lavoratori a fare le spese della sterile contrapposizione tra Commissione europea e governo italiano’, dichiara inoltre: ‘Si tratta per la nostra economia di una bomba a orologeria, dall’entità per molti ancora incerta, i cui effetti devastanti si sommeranno presto al blocco dei contratti pubblici e del turn over, ai tagli alla sanità, alla scuola, ai trasporti’.

CISAL

Nella nota, Francesco Cavallaro, spiega: ‘Ricade nuovamente sulle spalle dei cittadini, dei lavoratori e dei pensionati l’onore e l’onere di salvare l’Italia dagli errori dei propri governi, in materia fiscale e previdenziale anzitutto. E se sul piano sociale l’indifferenza dell’Europa non stupisce più preoccupa in misura sempre maggiore l’insipienza con cui la politica italiana risponde a problematiche quali evasione, lavoro nero e sommerso da una parte, giovani e disoccupazione dall’altra”, sottolineando il fatto che: ‘Per la previdenza basterebbe porre fine alla strumentale confusione tra la corretta gestione del salario differito (i contributi), di esclusiva proprietà dei lavoratori, e l’altrettanto corretta gestione della fiscalità generale, fonte esclusiva di finanziamento delle legittime prestazioni assistenziali”.
‘Per il fisco è necessaria una profonda e radicale revisione dell’attuale sistema, per combattere e sconfiggere l’evasione. Un problema al quale anche il Presidente Mattarella, nel messaggio di fine anno, ha ritenuto necessario fare un accorato e circostanziato richiamo’.

Francesco Cavallaro infine conclude facendo notare il contrasto d’interessi: ‘Un problema da sempre ritenuto prioritario dalla Cisal, sul presupposto che liberare 122 miliardi di euro, pari a quasi 8 punti di Pil, aprirebbe spazi enormi per investimenti produttivi, occupazione, crescita, benessere diffuso. E lo strumento non può che essere quello della piena responsabilizzazione del cittadino-contribuente attraverso l’introduzione strutturale nel sistema del cosiddetto contrasto di interessi’.

Fonte PensioniBlog