PENSIONI: M5S DENUNCIANO RISCHIO VITALIZI MILITARI IN BANCA MARCHE

Non c’è pace per quanto riguarda il tema previdenziale in questi periodi, tralasciando il discorso delle modifiche alla legge Fornero 2011 di cui si parlerà, forse, nel 2016, attualmente a rischio ci sono le pensioni militari, la cui gestione era stata affidata alla Banca Marche con la Casca Previdenza delle Forze Armate grazie ad una gara d’appalto indetta dal Ministero della Difesa, sapendo in quali gravi dissesti finanziari si trova la banca suddetta è probabile che anche le pensioni militari di conseguenza, come moltissime famiglie italiane che vedono a rischio i propri risparmi, subiscano effetti devastanti, per questo motivo i deputati del Movimento Cinque Stelle hanno intenzione di presentare una interrogazione parlamentare per chiarire se i contributi previdenziali versati a tutt’oggi siano o no salvaguardati.

M5S DENUNCIANO RISCHIO PENSIONI MILITARI PER BANCAMARCHE
BANCA MARCHE

I deputati del M5S hanno così spiegato:la presentazione di una interrogazione parlamentare diretta ai Ministri Pinotti e Padoan per chiedere al governo se i contributi previdenziali finora versati dal personale delle Forze armate nelle casse di Banca delle Marche S.p.a. siano oggetto di salvaguardia, e se siano stati in tutto o in parte utilizzati per l’acquisto di prodotti finanziari a rischio’<br />
I deputati pentastellati, proseguendo e concludendo, hanno denunciato ancora: ‘E’ a dir poco anomalo  che una banca, in palese dissesto finanziario, fin dal 2011 gestisca i servizi di tesoreria delle casse previdenziali di buona parte del personale appartenente all’Arma dei Carabinieri, Esercito, Marina ed Aeronautica militare. Si tratta di bandi indetti dal Ministero della Difesa, senza tenere conto del livello di solidità e di affidabilità dell’istituto di credito concessionario. I nostri militari hanno il diritto di sapere se le loro pensioni sono al sicuro e, per tali ragioni, riteniamo che i Ministri Pinotti e Padoan, sul punto, debbano fornire risposte chiare e in tempi rapidi, valutando anche l’ipotesi di revocare la concessione a suo tempo affidata a Banca delle Marche’.

Fonte: PensioniBlog