Pensioni Uil disparità macroscopica uomini donne no referendum voucher

Le differenze tra uomini e donne nell’ambito lavorativo, pur con le stesse mansioni, sono sempre state una grave discriminazione ingiustificata, ancor più le disparità di importo nelle pensioni, in cui le donne hanno un vitalizio pari a circa la metà degli uomini, rilevate dalla Uil, come dichiarato da Carmelo Barbagallo, segretario generale, che specifica le sue proposte di riforma per riparare questa discriminazione del sistema contributivo in un’ottica di ‘recupero del differenziale di genere’, ovviamente questa situazione riflette una realtà del mondo del lavoro dove, con le stesse mansioni, si ha una differenza sostanziale impari tra donne e uomini di stipendio,  specchio di una società non coerente nei confronti delle donne dove la disparità è macroscopica e fino ad ora non si è giunti ad alcuna parità giusta per eliminare questa discriminazione nei confronti delle donne lavoratrici.

No referendum Voucher Inps: in netta contrapposizione, rispetto alla Cgil, la Uil non intende, ricorda Barbagallo alla Camusso, leader Cgil, aderire al referendum , in quanto, se venisse perso da chi lo propone, come del resto si è visto con tutti i referendum sul lavoro,  l’incognita sarebbe quello di tenere i voucher così come sono senza possibilità di confronto, il leader della Uil ha sottolineato che mantenere i voucher  ‘a beneficio delle famiglie e, solo in presenza di specifiche condizioni, anche delle micro imprese così da poter cogliere alcune esigenze del mercato del lavoro’  apre una opportunità ‘per ottenere questo risultato, occorre comunque un accordo che rende superfluo il referendum’; un tema parecchio discusso quello dei voucher, i cui vantaggi sono: il committente può beneficiare di prestazioni nella completa legalità, con copertura assicurativa INAIL per eventuali incidenti sul lavoro, senza rischiare vertenze sulla natura della prestazione e senza dover stipulare alcun tipo di contratto; mentre per il prestatore può integrare le sue entrate attraverso queste prestazioni occasionali, il cui compenso è esente da ogni imposizione fiscale e non incide sullo stato di disoccupato o inoccupato. È, inoltre, cumulabile con i trattamenti pensionistici e compatibile con i versamenti volontari.

Fonte: Investireoggi