Nella polemica rilancia una proposta che accenderà ulteriori dibattiti per la maggiore flessiiblità in uscita che l’Unione Europea tutto sommato potrebbe concedere per essere impiegata nel rendere l’uscita dal mondo del lavoro più flessibile e Tito Boeri rammenta le parole del vicepresidente Commissione europea, Valdis Dombrovskis: ‘lasciano lo spazio per ottenere ancora un pò di flessibilità” in totale rispetto della sostenibilità della finanza pubblica, aggiungendo un suo commento: ‘E’ possibile averla senza violare le regole europee e allo stesso tempo fare qualcosa di utile per i giovani’, ovviamente sempre in ottemperanza ai criteri di sostenibilità; si ricorda che l’Inps a suo tempo aveva presentato un progetto pensionistico, prima accettato, poi ricusato da Palazzo Chigi<
Proseguendo nel suo discorso ha toccato anche il problema della povertà, spiegando: ‘Durante questa crisi, tra il 2008 e il 2015, i tassi di povertà in Italia sono aumentati solo per chi aveva meno di 65 anni. Perché sopra i 65 anni abbiamo strumenti di assistenza di base contro la povertà, al di sotto no’, ma proiettandosi nel futuro si è sentito in dovere di avvertire senza mezzi termini: ‘Se andiamo avanti così succederà quello che è successo durante questa crisi, saranno i giovani a vedere un aumento della propria povertà”. Lo scopo finale è “costruire degli strumenti di contrasto per chi ha meno di 65 anni”.
TITO BOERI |
Ribadendo concetti per lui chiari, ha spiegato che l’emergenza non sono gli esodati: “L’emergenza è quella dei poveri e delle persone che perdono lavoro e che hanno più di 55 anni.
Questa è la vera emergenza sociale in Italia. L‘emergenza in Italia sono i poveri perché la povertà è aumentata molto’, precisando inoltre che con la salvaguardia ci sono pensionati che percepiscono mensilmente dai 6 ai 10 mila euro ed ha continuando sottolineando l’emergenza: ‘Questo ci dice che quel meccanismo non funziona bene, se dobbiamo in nome dell‘emergenza sociale dare delle pensioni di quell’importo vuol dire che non è emergenza sociale. In Italia manca un sistema di assistenza sociale di base come negli altri Paesi’; ma si sa che in Italia gli avvertimenti rimangono tali senza seguito grazie ai nostri politici e anche alle sigle sindacali che non muovono foglia che il parlamento non voglia!
Tito Boeri quindi ha il sospetto ma non la certezza che qualcuno abbia tentato di fare lo sgambetto all’Inps per una vendetta riferita alla proposta di tagliare i privilegi, non sarebbe certo da escludere considerato il clima poco leale e pulito che esiste in Parlamento, toccare il portafoglio alla ‘casta’ non è di certo consigliabile per evitare ritorsioni di qualsiasi natura si voglia attuare, gli ‘intoccabile’ fanno fronte comune pur di mantenere privilegi e remunerazioni da nababbi, sia mai che un presidente dell’Inps vada ad intaccare i loro interessi costruiti in pochi anni di non sudato lavoro!
Fonte: AffariItaliani