Referendum costituzionale dietrologie nascoste nella propaganda politica

La battaglia politica per il referendum costituzionale continua con il premier Matteo Renzi in testa, personaggio presente in tv e radio a declamare le ragioni per cui si dovrebbe votare sì il 4 dicembre prossimo, ma ciò che non si dice e ci sono comunque sono le dietrologie nascoste in questa propaganda politica,  i cittadini italiani hanno la consapevolezza che il referendum è secondario con le problematiche che affliggono l’Italia attualmente e se vincerà il fronte del no non sarà perché Renzi è antipatico o simpatico ma per le azioni del Governo che non hanno rispettato la giustizia verso cittadini, lavoratori, pensionati e non sono d’accordo di stracciare la Costituzione solo perché è stato deciso dai poteri forti.

Guardiamo la realtà dei fatti: a Norcia, distrutta dal sisma, i terremotati aspettano ancora gli aiuti statali per alleviare la disperazione e la sofferenza, il Governo si era impegnato a contribuire per sollevare la popolazione dalla terribile devastazione ma come al solito si è mostrato latitante, con le solite promesse aleatorie che non vengono mai mantenute.

Dove vengono preso i 10 milioni di euro spesi per la propaganda al referendum dal Pd? una spesa non indifferente ma nessuno giustifica la provenienza di questo denaro, che comunque grava in qualche modo sulle spalle dei cittadini, solo che non è dato modo di conoscerne la provenienza.

Guardiamo la realtà dei fatti anche per la Banca Etruria, sono stati assolti gli ex vertici in quanto non c’è stato nessun ostacolo alla vigilanza e neppure i vigilanti della Banca d’Italia pagheranno per questo e chi pagherà? certamente chi ha avuto fiducia e questa fiducia è stata tradita e cioè i risparmiatori.

Senza contare che Renzi ha tolto 50 milioni per la sanità a Taranto, offre, in un accordo inesistente, 1,3 miliardi dei Riva-Ilva che in teoria dovrebbero andare alla città, una negoziazione per il risanamento ambientale che ancora non si è vista e chissà mai quando si vedrà.

E ancora vogliamo dirla tutta? il premier Renzi imperversa sulle tv nazionali, sulle radio e i cittadini non sentono altro che la sua voce con l’acquiescenza dei conduttori, si è preso un quarto degli spazi infastidendo gli spettatori poco divertiti alle sue battute, alle sue promesse campate per aria, senza lasciar spazio anche ad altri esponenti politici, se non in minima parte, nei dibattiti per il referendum costituzionale.

Ma altre chicche sarebbero da rendere note quali: economia nazionale in difficile ripresa, misura previdenziale approvata che ha discriminato categorie di lavoratori, vedi esodati e quindicenni, Quota41; mondo del lavoro che fatica riprendersi non avendo staffetta generazionale e solo dal prossimo anno sarà messa in atto l’Ape, ricatto per chi vuole entrare in pensione anticipata con penalizzazione e debito per 20 anni gravato sull’assegno pensionistico, fortuna vuole che è facoltativo; taglio dei privilegi e pensioni faraoniche, la povertà, l’immigrazione selvaggia, tutte problematiche messe da parte, accantonate per cambiare la Costituzione ed ora chiede il premier davanti al pubblico italiano sottolinea le ragione per cui si dovrebbe votare SI? probabilmente non è consapevole che il cittadino è informato dei fatti e farà quello che è giusto fare secondo la propria testa e non certamente perché il premier indica la via del sì!

Fonte: Ilfattoquotidiano