RUSSIA UCRAINA Marine Le Pen avverte embargo petrolio russo vale harakiri

RUSSIA UCRAINA Marine Le Pen avverte embargo petrolio russo vale harakiri. Il candidato alla presidenza francese, Marine Le Pen, nel canale televisivo France-2, ha affermato: ”L’uso di questo strumento significherebbe sanzionare il popolo francese, le imprese francesi, l’economia francese che avrebbe bisogno di anni per riprendersi”, evidentemente, essendo donna di caratter e di mente aperta , ha la vista lunga mentre altri signori al potere, che credono di saperla tanto lunga non guardano alle conseguenze del prossimo futuro impongono e impongono sanzioni a iosa alla Russia.

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Ha poi continuato ammonendo: ”Cercare di danneggiare la Russia commettendo harakiri è un metodo scadente” sottolineando la proposta dell’Unione Europea di imporre un embargo sulle consegne del petrolio russe: ”In questo caso, la nostra economia corre il rischio di morire prima e sembra che al giorno d’oggi sia quello che aspiriamo a fare”, e, finalmente, qualcuno dice le cose chiare e nette come veramente stanno in realtà, sanzionando la Russia sanzioniamo tutto l’Occidente condannandolo ad una rovina da cui stava uscendo con estrema fatica dopo la pandemia!

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D’altra parte Putin lo aveva sottolineato già all’inizio del conflito con l’Ucraina, che nessuno interferisca altrimenti ci sarranno riscontri di cui pentirsi, e l’Occidnete che ha fatto? Ha inviato materiale bellico in terra ucraina e sanzionato la Russia, infischiandosene altamente della minaccia del sottovalutato Putin.

Secondo Marine Le Pen a suo avviso, ammonisce: ”L’uso di questo strumento significherebbe sanzionare il popolo francese, le imprese francesi, l’economia francese che avrebbe bisogno di anni per riprendersi” per poi concludere: ”le ripercussioni di questa mossa potrebbero rivelarsi peggiori delle conseguenze della pandemia”, questo discorso non vale solo per la Francia, vale per tutto l’Occidente, i disastri provocati dalla pandemia sono visibili e sotto gli occhi di tutti, la fatica della ripresa deve essere premiata e non bloccata da sanzioni che non servono proprio a nulla se non infkiggere sacrifici su sacrifici già in essere.

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Traiamo uno stralcio di un articolo apparso sulla Tass oggi 9 marzo: ”

‘Il 24 febbraio il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato in un discorso televisivo che in risposta a una richiesta dei capi delle repubbliche del Donbass aveva deciso di effettuare un’operazione militare speciale al fine di proteggere le persone “che hanno subito abusi e il genocidio del regime di Kiev per otto anni”. Il leader russo ha sottolineato che Mosca non aveva intenzione di occupare i territori ucraini.”

A seguito di ciò, gli Stati Uniti, l’UE, il Regno Unito e una serie di altri paesi hanno annunciato l’introduzione di sanzioni contro le persone giuridiche e i privati ​​russi. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha firmato un decreto che vieta l’importazione di prodotti energetici dalla Russia e nuovi investimenti nel settore energetico russo. Il Regno Unito ha anche annunciato che avrebbe smesso di importare petrolio e prodotti petroliferi russi entro la fine del 2022.”

Ora alla luce diu quanto riportato vogliamo capire chi soffrirà maggiormente per queste sanzioni, non certamente il posteriore dei potenti che guidano malamente, in questo periodo, le loro Nazioni, loro non faranno sacrifici di sorta nei loro bei palazzi e nelle sedi di lavoro, la congrua remunerazione la porteranno senz’altro in banca, però gli operai, gli agricoltori, il turismo, i commercianti, le piccole e medie imprese che fine faranno? Altra disoccupazione, altra miseria, perché non basta quella che esiste attualmente, dobbiamo aumentarla con l’ausilio di sanzioni alla Russia e inoltre che facciamo ancora se non buttare benzina sul fuoco? Aiutiamo l’Ucraina con materiale bellico!

La via della diplomazia non è facile in frangenti come questi però sarebbe la via più saggia da seguire però con personaggi autorevoli, con carisma, che facciano ragionare le controparti, che buttino sul tavolo idee che possano collimare con i desideri dell’uno e dell’altro, che aiutino per il cessate il fuoco, che aiutino per la pace, che abbiano la pazienza, la determinazione di raggiungere quell’obiettivo che tutti vogliono: la pace; non abbiamo bisogno di un Biden che aizza sotto banco agli embarghi, abbiamo bisogno di personaggi come la signora Marine Le Pen che ha capito certamente molto di più di quei fanatici che inneggiano alle sanzioni senza pensare alle conseguenze future!

Fonte: Tass

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