Thutmose III d’Egitto eredita il regno il 24 aprile 1479 a.C.

Thutmose III d’Egitto eredita il regno il 24 aprile 1479 a.C. Figlio di Thutmose II e della regina Iside, una delle spose secondarie del padre, ereditò il regno in giovanissima età, probabilmente intorno ai tre anni; la reggenza venne perciò presa dalla matrigna e zia Hatshepsut che, come coreggente, resse il trono per 22 anni; solo dopo la morte di Hatshepsut Thutmose nel 1458 a.C. prese il potere e governò l’Egitto per 32 anni fino alla sua morte. Verso la fine del suo regno associò al trono il figlio Amenofi II.

Thutmose III fu uno dei sovrani di maggior spicco della storia dell’Egitto; durante il suo lungo regno le tendenze imperialistiche, già presenti sotto i suoi predecessori, il nonno Thutmose I e II e il padre Thutmose II, ebbero un notevole impulso; nel corso del regno di Hatshepsut infatti non vi era stata alcuna campagna militare per rafforzare le posizioni già acquisite in precedenza.

LEGGI ANCHE >>>>>>> Farcitura perfetta per la focaccia

Nel periodo di coreggenza con la matrigna Thutmose III si dedicò inizialmente a incarichi di semplice rappresentanza e, solo in un secondo tempo, alle questioni militari per risolvere problemi di instabilità ai confini orientali, gettando le basi delle operazioni che avrebbe poi condotto a termine negli anni seguenti.

LEGGI ANCHE >>>>>>> Scaccia ragusana dalla tradizione siciliana

Per molti storici rimane un mistero il fatto che una personalità così forte come quella di Thutmosi III abbia potuto accettare, per un tempo così lungo, di essere posta in secondo piano da Hatsepshut. È possibile che una delle cause di ciò sia stato l’appoggio che la matrigna aveva da parte del potente clero tebano di Amon, ormai diventato il dio supremo dello stato.

La prima Grande Sposa Reale di Thutmose III fu Satiah che però morì presto ed ebbe un unico figlio maschio, Amenemhat, che ebbe una vita molto breve. Il posto di Satiah fu preso da Merytre-Hatsheèsut da cui nacquero almeno sei figli, fra cui Amenofi II. Tuttavia, la sua prima consorte fu Neferura, figlia di Hatshepsut e sorellastra di Thutmose, morta prima che questi prendesse il potere. Plausibilmente, non avendo avuto figli maschi, Hatshepsut acconsentì di dare in sposa Neferura al nipote quando, avendo preso pienamente il potere reale, decise di ipotizzare come suo successore proprio Thutmose. Altre consorti di Thutmose III furono anche Nebtu e Nebsemi; altre spose secondarie del faraone furono Menhet, Menwi e Merti, che avendo nomi non egizi, probabilmente erano principesse siriane.

LEGGI ANCHE >>>>>>> Geisha mistero di un mito giapponese

La principale fonte che possediamo sulle imprese di Thutmose III sono i cosiddetti Annali riportati sulle pareti del deambulatorio che circonda il Grande Tempio di Amon a Karnak.  Il testo, in parte mutilo, descrive le campagne militari del sovrano, in particolare gli scontri con Mitianni, e riporta inoltre l’elenco di ogni bottino conquistato e devoluto al culto di Amon. Altre fonti d’informazione sono la Stele di Gebel Barkal, che era stata eretta nei pressi del tempio di Amon a Napata e la stele di Armant, più piccola, che riporta sempre le stesse informazioni della precedente; esiste anche una terza stele, la cosiddetta stele poetica trovata ancora a Karnak, in granito nero e che narra delle vittorie di Thutmose III offerte in dono al dio Amon.

Fonte: it.wikipedia.org

Foto di safariadv.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *