America Texas il linguaggio dell’odio massacra scolari e insegnanti

America Texas il linguaggio dell’odio massacra scolari e insegnanti. Ben 200 sparatorie di massa dall’inizio dell’anno in America, stragi che non hanno nessun senso se non l’odio, un linguaggio che non è solo americano, un linguaggio che viene alimentato dalla vendita indiscriminata di armi a chiunque.

LEGGI ANCHE >>>> Il video della crostata di ricotta

Diciannove bimbi e due insegnanti sono stati massacrati da Salvador Ramos, un ragazzo di 18 anni, in una scuola elementare in Texas, poi il killer è stato ucciso, per quale ragione ciò è successo? Cosa ha voluto dimostrare, pagando con la vita, questo diciottenne, come ha potuto sparare a sangue freddo quei bambini e i loro insegnanti, cosa lo spingeva se non il linguaggio dell’odio?

Joe Biden, Presidente degli States ha dichiarato: ”Possiamo e dobbiamo fare di più. È il momento di trasformare il dolore in azione”, affrontando le lobby delle armi, ma si sottolinea il fatto è lui in prima persona a incoraggiare la violenza affermando che l’America interverrà con la forza verso la Cina se la situazione di Taiwan non si chiarisce una volta per tutte.

LEGGI ANCHE >>>> Sarde ai semi di finocchio

Se questi potenti parlano il linguaggio dell’odio, della violenza, dimenticando il percorso del dialogo e della diplomazia, quale esempio nefasto per la gioventù possono essere? Si sa che la produzione di armi in America è fiorente, ancor più fiorente se si fomenta una guerra, se si aiuta a guerreggiare con armamenti e bombe, e poi questi potenti si fanno patetici dichiarando che bisogna passare all’azione dopo il dolore!

LEGGI ANCHE >>>> Su TikTok l’ultima vergognosa challenge ‘Boiler Summer Cup’

Rivolgendosi agli americani Biden si è definito ”stanco e arrabbiato” proseguendo: ”Perché vogliamo vivere con questa carneficina? Perché continuiamo a consentire che questo accada? Per l’amor del cielo dov’è la nostra spina dorsale?”, aggiungendo un appello affinché questi massacri cessino, avendo delle leggi più dure sulla vendita delle armi, Biden, per prima cosa, dovrebbe mettere a tacere il governatore dello stato Greg Abbott, il quale ha resto meno severe le leggi sulle armi, fatto sta che nel 2015 ha twittato: ” “È imbarazzante. Il Texas è solo secondo dietro alla California per gli acquisti di armi nuove. Muovetevi”, incitando ad acquistare le armi per essere in linea con la California, quindi Biden dovrebbe impiegare la sua influenza e autorità cacciando questo tizio incitatore alla violenza e all’odio!

Anche Barack Obama ha avuto parole molto dure, ricordando anche la strage del 2012 quando egli era Presidente degli States: ””Io e Michelle siamo a fianco delle famiglie di Uvalde. Ma siamo anche arrabbiati”: sono passati dieci anni da Newtown e “il nostro Paese è paralizzato non dalla paura, ma da una lobby delle armi e da un partito politico che non hanno mostrato alcuna volontà di agire per prevenire queste tragedie. È scaduto il tempo per agire, per qualsiasi tipo di azione”, azione che non ha nessun riscontro in quanto le lobby delle armi continuano a prosperare e comunque le casse dello stato americano incassano fior di dollari da loro, quindi si sottolinea che i vari governatori, presidenti e politici hanno ben poca voglia d’istituire delle leggi che vietino la vendita indiscriminata delle armi a chiunque, specialmente a minorenni!

Troppo facile piangere le vittime dopo, evitare che questo accada sta alle istituzioni con le loro leggi emanate, con il controllo, soprattutto con l’esempio che si può dare alla gioventù, e i potenti non danno certo un buon esempio a quanto pare e non solo il presidente Biden, anche altri come Putin, Zelensky e via discorrendo, stanno dando l’esempio che il linguaggio dell’odio è più remunerativo che quello della pace, della fratellanza, della non belligeranza non esiste, invece c’è, eccome se c’è, basta solo parlarlo tutti insieme!

Fonte: Ansa

Foto di WorldSpectrum da Pixabay