Basilica Santa Sofia di Istanbul venne inaugurata il 27 dicembre 537

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Basilica Santa Sofia di Istanbul venne inaugurata il 27 dicembre 537. Il 23 febbraio 532, pochi giorni dopo la distruzione della seconda basilica, l’imperatore Giustiniano I decise di costruire una nuova basilica completamente diversa, più grande e più maestosa rispetto a quelle dei suoi predecessori.

Come architetti scelse Isidoro di Mileto e il fisico e matematico Antemoio di Tralle, Antemio, tuttavia, morì nel primo anno dei lavori. L’edificio venne descritto dallo storico bizantino Procopio nella sua opera “Sulle Costruzioni” (Peri Ktismatōn, in latino: De Aedificiis). L’imperatore fece venire il materiale da tutto l’impero: colonne ellenistiche dal tempio di Artemide di Efeso, grandi pietre dalle cave di porfido egiziane, marmo verde dalla Tessaglia, pietra nera dalla regione del Bosforo e pietra gialla dalla Siria. Più di diecimila persone vennero impiegate nel cantiere.

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Questa nuova chiesa fu riconosciuta già all’epoca come la basilica più grande della cristianità. Le teorie di Erone di Alessandria potrebbero essere state la base su cui si sono svolti i calcoli necessari per affrontare le sfide presentate dalla realizzazione di una cupola di tali dimensioni. L’imperatore, insieme al patriarcaMena, inaugurò la nuova basilica il 27 dicembre537, con una celebrazione in pompa magna. I mosaici all’interno della chiesa vennero, comunque, completati solo sotto il regno dell’imperatore Giustino II (565-578).

Santa Sofia divenne la sede del patriarca di Costantinopoli e il luogo principale per le cerimonie imperiali dei reali bizantini, come le incoronazioni.

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Terremoti accaduti nel mese di agosto 553 e il 14 dicembre 557  causarono fessurazioni nella cupola centrale e nella semicupola orientale. La cupola principale crollò completamente durante un terremoto successivo, avvenuto il 7 maggio 558 distruggendo l’ambone, l’altare e il ciborio. L’incidente fu dovuto principalmente alla portante troppo alta e al carico enorme della cupola che era troppo piatta. Questi fattori provocarono la deformazione dei piloni che sostenevano la cupola.] L’imperatore ordinò un immediato ripristino. Affidò i lavori a Isidoro il Giovane, nipote di Isidoro di Mileto, che utilizzò materiali più leggeri ed elevò la cupola di altri 6,25 metri], conferendo all’edificio la sua altezza interna attuale di 55,6 metri.

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Questa ricostruzione, che dette alla chiesa il suo aspetto odierno, terminò nel 562. Il poeta bizantino Paolo Silenziario  compose un lungo poema epico, noto come Ekphrasis, per la riconsacrazione della basilica, cerimonia presieduta dal Patriarca Eutichio il 23 dicembre 562.

Fonte: it-wikipedia.org

Foto di laciviltàcattolica.it