Bicicletta viene brevettata il 26 giugno 1819

Bicicletta viene brevettata il 26 giugno 1819. Già Leonardo da Vinci progettò una sorta di antenata della bicicletta, anzi un mezzo di locomozione a due ruote molto simile a quelle dei nostri giorni, i cui schizzi sono contenuti nel Codice Atlantico, la più ampia raccolta dei suoi disegni conservata a Milano. Non si sa se effettivamente la costruì oppure i suoi appunti restarono solamente su carta.

Il secondo prototipo di bicicletta della storia fu costruito nel XVIII secolo da Mède de Sivrac e venne detto celerifero. Si trattava di un asse di legno che collegava due ruote, senza pedali e con la ruota anteriore che non poteva sterzare.

Così il primo inventore della bicicletta può considerarsi proprio Karl Drais con la sua draisina, che possedeva un manubrio capace di sterzare la ruota anteriore: lo scopo era quello di velocizzare il trasporto su strada, sostituendo così i cavalli sia per risparmiare con i costi di gestione che per permettere al maggior numero di persone possibili di viaggiare più facilmente e comodamente.

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Egli era infatti ispirato da ideali democratici e furono proprio le sue idee che lo spinsero nel campo della ricerca nei mezzi di locomozione. Purtroppo però nella realtà la draisina divenne solo un mezzo di divertimento per la classe alto-borghese e non riuscì ad ottenere il successo sperato da Drais. Spesso veniva utilizzata per le passeggiate da eleganti signori borghesi sia in città che nei parchi. Grazie al costruttore di carrozze Denis Johnson, la draisina divenne anche un mezzo sportivo, infatti egli organizzò numerosi corsi per imparare a guidarla e anche delle gare. La prima ufficiale fu organizzata nel 1819 e il vincitore fu il tedesco Semmler, che percorse 10 km in 31 minuti.

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La velocità non era elevatissima, poteva infatti raggiungere al massimo i 15 km/h e inoltre era molto pesante a causa del materiale utilizzato (ferro e legno) pertanto fu velocemente sostituita da altri congegni. I costruttori infatti iniziarono a creare diverse forme e utilizzando materiali più disparati, giocando con la fantasia per rincorrere il gusto della classe borghese del tempo, la principale acquirente di questi nuovi mezzi di trasporto.

I pedali furono un’invenzione successiva: vennero aggiunti alla draisina solo negli anni ’60 dell’800. Nacque così il velocipede: la ruota anteriore era più grande e ad essa erano connesse delle pedivelle. Fece la sua comparsa ufficiale a Parigi nel 1864 e all’inizio il materiale utilizzato per le ruote era ancora il legno, solo successivamente furono introdotti i copertoni, molto più leggeri.

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Dal velocipede si passò al biciclo nel 1869 con l’invenzione dell’High Bicycle di Eugene Meyer: egli infatti progettò le ruote con i raggi e ottenne una buona stabilità del mezzo, restando il più importante produttore fino agli anni 80’. James Starley aggiunse lo scalino di monta, ma questi bicicli comportavano il rischio di caduta all’indietro e quindi erano utilizzati per la maggior parte da giovani uomini, mentre le donne e gli anziani preferivano i più stabili tricicli.

Nel 1884 John Starley inventò la safety bycicle (bicicletta di sicurezza) con due ruote delle stesse dimensioni e trasmissione a catena. Il modello ebbe grande successo commerciale e fu destinato a diventare il primo vero antenato della moderna e attuale bicicletta.

Qui venne presentato per la prima volta il modello della draisina. Il Salone di Parigi è il più antico del mondo: dal 1898 si è occupato esclusivamente di automobili mentre in precedenza erano mostrati in anteprima tutti i prototipi di mezzi di locomozione. La Parigi dell’Ottocento era una grande metropoli all’avanguardia sia nel settore meccanico che in quello tecnologico.

Basti pensare che essa divenne poi nel 1889 sede dell’Esposizione universale con la costruzione della famosa Torre Eiffel. Così anche Drais capì che per far conoscere la sua nuova invenzione avrebbe dovuto presentarla a Parigi, dove fu accolta con un buon successo di pubblico ma meno di vendita.

In seguito il salone di Parigi si specializzò esclusivamente nella presentazione di autoveicoli: si svolge ancora oggi ogni due anni nella capitale francese, dal 1898 grazie al patrocinio di Albert de Dion, pioniere nel campo automobilistico. È riconosciuto anche dall’Organizzazione internazionale di veicoli a motore ed è il più antico del mondo. E’ di fatto un luogo simbolico per il progresso e l’evoluzione dei mezzi di locomozione.

Fonte e foto di : Biografieonline