Calendula alleata contro le infiammazioni

Calendula alleata contro le infiammazioni. L’uso topico della calendula oltre a migliorare l’elasticità e il trofismo cutaneo, rendendo la pelle più resistente a sollecitazioni meccaniche, è indicato anche nel trattamento di infiammazioni, eczemi, dermatiti, bruciature, ulcerazioni.

Calendula officinalis, conosciuta semplicemente come Calendula. Questa pianta di origine mediterranea appartiene alla famiglia delle Asteraceae, ma è divenuta famosa e facilmente riconoscibile per i suoi bei fiori di un giallo arancio molto luminoso. Il suo nome deriva dalla parola Calendae che sta a significare il primo giorno del mese.


I latini la chiamarono solsequium, cioè che segue il sole, perché i fiori sbocciano proprio quando splende il sole e sono sempre rivolti verso di esso fino a chiudersi al tramonto.

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Le parti che vengono utilizzate a scopo terapeutico sono foglie e sommità fiorite, che contengono:
– Flavonoidi
– Olio essenziale
– Polisaccaridi (Mucillagini)
– Composti terpenici
– Composti azotati
– Gomme e resine
– Manganese

Tutto questo insieme di componenti rendono questa pianta magica ed efficace per risolvere molti fastidi.
Non a caso tutti la conosciamo  per i suoi benefici a livello cutaneo, infatti risulta che abbia azione emolliente, lenitiva, rinfrescante e facilità la rigenerazione della pelle.

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Il suo uso è proiettato a trattare pelli secche, delicate e facilmente arrossabili. L’uso topico oltre a migliorare l’elasticità e il trofismo cutaneo, rendendo la pelle più resistente a sollecitazioni meccaniche, è indicato anche nel trattamento di infiammazioni, eczemi, dermatiti, bruciature, ulcerazioni.

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Le mucillagini creano sulla pelle un film protettivo che aiuta a prevenire un’eccessiva traspirazione della pelle evitando secchezza cutanea.
La Calendula trova applicazione anche per uso interno, soprattutto in caso di raffreddore e faringiti.

Non sono riconosciute reazioni avverse, a meno che non vi sia una sensibilità individuale come l’allergia alle Asteraceae che però come già anticipato, grazie all’assenza dei lattoni sesquiterpenici, il rischio di è molto ridotto se non azzerato.

Ricetta:

Ecco ciò che serve per fare un oleolito lenitivo- idratante:

10 grammi di calendula fiori taglia tisana

100 ml di olio di mandorle dolci

Dopo aver tenuto i fiori a macerare in olio per una settimana, si filtra e a quel punto il filtrato potrà essere massaggiato sulla parte di interesse.

Fonte: erboristeriagremoni

Foto di Silvia da Pixabay