Camillo Benso di Cavour istituisce il Ministero della Marina separandolo da quello della Guerra il 10 gennaio 1861

Camillo Benso di Cavour istituisce il Ministero della Marina separandolo da quello della Guerra il 10 gennaio 1861

Camillo Benso di Cavour istituisce il Ministero della Marina separandolo da quello della Guerra il 10 gennaio 1861. L ’Accademia Navale di Livorno,  prima della Regia Marina e oggi della Marina Militare italiana, è il luogo affascinante dove si formano gli ufficiali per intraprendere la loro carriera.

La sua storia, come molte delle sue tradizioni arrivate intatte fino ai giorni nostri, è stata scritta non solo dagli uomini che scrissero pagine di valore della nostra storia navale ma anche dai tanti uomini e oggi donne che silenziosamente, come nello stile della Forza Armata, operano in mare e dal mare per il nostro Paese.

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La Marina del Regno di Italia, per opera del ministro Camillo Benso conte di Cavour, incominciò ad organizzarsi prima del 17 marzo 1861, data in cui il re Vittorio Emanuele assunse il titolo di re d’Italia.

Nel gennaio 1861 Cavour creò il Ministero della Marina separandolo da quello della Guerra. Sebbene presidente del consiglio fu lui il primo ministro della Marina, nella consapevolezza dell’importanza di creare uno strumento navale importante per il prestigio del nuovo Regno.

La sfida maggiore fu quella di integrare delle realtà totalmente diverse: la piccola Marina Sarda rinforzata dal naviglio borbonico, siciliano e toscano, una flotta eterogenea di navi a elica e a vela. L’unificazione degli ufficiali non fu facile. Molti ufficiali della Marina napoletana si rifiutarono di aderire alla nuova Marina, sebbene gli fosse stato concesso di mantenere il loro rango e anzianità. Problema ancor più complesso fu l’integrazione degli ufficiali della Marina dittatoriale siciliana, per lo più irregolari arruolatisi nell’esercito di Garibaldi che comprendevano ex ufficiali della Marina Sarda ma anche borbonici e austroungarici che erano stati cacciati da Venezia dopo i moti del 1848.

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A seguito dell’Unità d’Italia la scuola di marineria fu fondata su iniziativa dell’allora ministro della Marina, l’ispettore generale del genio navale Benedetto Brin che riunì in questa istituzione le due precedenti scuole la “Regia scuola di marina” del Regno di Sardegna”, che aveva sede a Genova, e “la Real Accademia di Marina borbonica”, di Napoli. Due mondi professionalmente diversi, con approcci differenti in un’Italia appena nata in cui convivevano di fatto tre marine, la Sarda, la Borbonica e quella siciliana.

Dopo aver analizzato molte ipotesi, tra cui il Lazzaretto del Varignano, fu il conte Camillo Benso di Cavour a proporre che essa nascesse a Livorno, un pò perché in posizione centrale rispetto alle precedenti, ma anche perché ben raggiungibile.

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La zona dove fu realizzata la scuola ospitava dal 1640 il Lazzeretto di San Jacopo, una vera cittadella sul mare, circondata da un fossato e un’alta muraglia alla quale si accedeva solo da un ponte levatoio che assicurava il dovuto isolamento per la quarantena degli equipaggi delle navi.

Sul grande portale monumentale d’ingresso, sopra l’arco si legge ancora la targa marmorea che commemora l’utilità dell’opera pubblica per la salute e la navigazione: “Petrus Leopuldus Arch. Austr. Hung. Boem. R.P. Magnus Etrur. Dux navigationis et salutis publicae vindex hominibus mercibusque graviore pestilentiae suspicione notatis tutius expurgandis remotiorem hanc insulam et porticus designavit construxit ann. MDCCLXXIII“.

Fonte: difesaonline.it

Foto di storicang.it