Crisi Governo Paolo Gentiloni nuovo timoniere alla guida dell’Italia?

Si è avuta la notizia ufficiale che Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica, ha assegnato l’incarico di premier timoniere alla guida dell’Italia l’ex ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, questo per impedire l’avanzare delle richieste per la votazione anticipata, una decisione che impedisce ancora una volta gli elettori di scegliere chi vogliono alla guida del proprio paese, il popolo sovrano ancora una volta è stato escluso da una decisione di tale portata, accantonato e senza la possibilità di avere voce in capitolo.

Ma chi è Paolo Gentiloni? è un politico italiano, ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale nel Governo Renzi dal 31 ottobre 2014, quindi un uomo di Matteo Renzi, ex premier italiano uscente, la cui conseguenza è: tutto è cambiato ma nulla è cambiato.

Una breve nota biografica politica, rilevata da Wikipedia, di questo nuovo premier timoniere italiano designato non dal popolo sovrano ma dai signori del Governo, in capo Sergio Mattarella: negli anni novanta è designato portavoce dell’allora sindaco di Roma Francesco Rutelli. In seguito ha ricoperto anche l’incarico di assessore al Giubileo e al Turismo.

Candidato alle elezioni politiche del 2001, Gentiloni è stato eletto deputato nelle liste di Democrazia è Libertà – La Margherita, di cui è stato uno dei fondatori. Nella XIV legislatura è stato membro della IX commissione (trasporti, poste e telecomunicazioni) e della commissione sui servizi radiotelevisivi. Dal 2005 al 2006 ha inoltre presieduto la commissione di vigilanza Rai.

Responsabile della comunicazione de La Margherita, ha organizzato e curato campagne elettorali per lo stesso partito. Alle consultazioni politiche del 2006 è nuovamente eletto alla Camera dei deputati, dove ricopre, dal 2006 al 2008, l’incarico di Ministro delle comunicazioni all’interno del governo Prodi II.

Tra i 45 membri del comitato promotore nazionale del Partito Democratico nel 2007, Gentiloni è stato poi nominato, nel 2009 presidente del forum Ict dello stesso partito dall’allora segretario Pier Luigi Bersani, in rappresentanza della mozione Franceschini.

Ricandidato ed eletto deputato nella XVI legislatura, dal 2008 al 2013 è membro della IX commissione (trasporti, poste e telecomunicazioni) e della commissione sui servizi radiotelevisivi.

Il 5 dicembre 2012 Gentiloni annuncia via Twitter la sua candidatura (sostenuto dai renziani) alle primarie del centrosinistra come sindaco di Roma. Alle votazioni per l’elezione del candidato sindaco si è poi classificato al terzo posto con una percentuale di consensi intorno al 15%, venendo preceduto da David Sassoli (27%) e da Ignazio Marino (55%).

Alle elezioni politiche del 2013 è nuovamente eletto deputato. Nella XVII legislatura ricopre anche gli incarichi di membro della III commissione (Affari esteri e comunitari), del Comitato permanente Africa e questioni globali e di presidente della sezione Italia-Stati Uniti dell’unione interparlamentare.

Il 31 ottobre 2014 il premier Matteo Renzi lo sceglie come nuovo ministro degli affari esteri in sostituzione di Federica Mogherini appena nominato Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera.

Inammissibile e inaccettabile che i cittadini italiani non possano votare per scegliere l’uomo che dovrà portare fuori dall’impasse economica l’Italia, ancora una volta ci viene imposto chi guiderà il Governo e a quanto pare dalle informazioni suddette sembra proprio un uomo di Matteo Renzi, leggiamo imoltre l’articolo apparso su Repubblica:

‘Gentiloni come è prassi, dovrebbe accettare con riserva, anche se rispetto ad altre situazioni i tempi per la formazione del nuovo esecutivo dovranno essere strettissimi. Come Mattarella ha sottolineato al termine delle consultazioni, il Paese “ha bisogno di un governo in tempi brevi” perché ci sono “scadenze e impegni da rispettare, sul piano interno, europeo e internazionale”. E proprio il piano europeo è quello più impellente: giovedì 15 c’è infatti il Consiglio Europeo e Mattarella vuole un governo insediato e con pieni poteri. 

Per questo Gentiloni probabilmente preparerà la lista dei ministri (totonomi) e scioglierà la riserva già martedì, per arrivare a giurare entro mercoledì e presentarsi forte in Europa. Poi ci sarà il passaggio della fiducia, anche se la maggioranza che sosterrà il governo sarà praticamente la stessa del governo Renzi, visto che gli altri partiti si sono sfilati – Forza Italia in primis – dalla possibilità di un governo di larghe intese. A quel punto la politica potrà pensare alla nuova legge elettorale per poi andare alle urne nella tarda primavera, probabilmente a giugno’.

Alla luce di questi fatti sembra che non ci siano elezioni anticipate le cui conseguenze sono, e bisogna sottolinearlo,  ben 608 parlamentari che chiuderanno la loro brevissima vita lavorativa aggiudicandosi una pensione dopo i vigenti 4 anni e 7 mesi, denaro che saccheggerà le casse statali mettendo in pericolo la seconda fase delle modifiche previdenziali del 2017, ancora una volta il popolo italiano è stato ‘punito’ per quel no referendario, diciamolo chiaro e forte, e l’ombra di Matteo Renzi resterà ancora al potere, dietro alle quinte, ovviamente.

Fonte: Wikipedia-Repubblica