CUBA-USA: RIAPRONO LE RISPETTIVE AMBASCIATE. IL DISGELO PROSEGUE.

Il disgelo tra Cuba e gli Stati Uniti d’America prosegue con la riapertura delle rispettive ambasciate nei rispettivi Paesi. Le rispettive missioni diplomatiche permanenti saranno aperte il 20 luglio del 2015.
Il Presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama ha commentato la notizia della riapertura delle relazioni diplomatiche fra le due Nazioni un tempo nemiche: “Siamo vicini e ora possiamo essere amici”.
E mentre annunciava la visita a Cuba del Segretario di Stato Kerry per la riapertura dell’ambasciata statunitense a L’Avana, il Presidente degli Stati Uniti d’America Obama ha dichiarato: “Più di 54 anni fa gli Stati Uniti chiudevano la loro ambasciata a L’Avana” ponendo l’accento che l’embargo economico, inflitto dagli Stati Uniti d’America a Cuba 50 anni fa ha fallito e che “Ora il Congresso deve agire”.

Cuba Raul Castro, Presidente della Repubblica Cubana annunciava la decisione di “Ristabilire le relazioni diplomatiche con gli Usa e di riaprire una missione diplomatica permanente”.
Questo delle riaperture delle rispettive ambasciate è un atto storico nonché un punto di svolta nei rapporti tra Cuba e gli Stati Uniti d’America con il disgelo iniziato nel dicembre del 2014, quando il Presidente degli Stati Uniti d’America Obama aveva annunciato la cancellazione dell’embargo economico nei confronti di Cuba.
Prima di questo storico passo, il 29 maggio scorso la annuncio da parte del Dipartimento di Stato statunitense dell’avvenuta cancellazione di Cuba dalla “Lista nera” delle Nazioni (Considerate dagli Stati Uniti) sponsor del terrorismo.
Una cancellazione avvenuta dopo 33 anni.

Cuba-Usa

Passo dopo passo la fiducia tra le due nazioni è andata rafforzandosi come la famosa stretta di mano tra il Presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama e il Presidente della Repubblica Cubana Raul Castro avvenuta in Sudafrica durante le commemorazioni per la morte di Nelson Mandela
La questione dell’embargo economico sarà una battaglia che dovrà combattere Obama e forse sarà la sfida più grande che affronterà prima di lasciare la Casa Bianca al suo successore. 
Purtroppo non basterà la volontà della Casa Bianca per cancellare l’embargo economico, ma dovrà per forza di cose passare per l’approvazione del Congresso degli Stati Uniti d’America e non sarà facile abolirlo. 
Fonte: Google News; Il Corriere della Sera.