Equinozio di primavera 21 marzo 2023

Equinozio di primavera 21 marzo 2023. La parola “equinozio” deriva dal latino aequus, che significa “uguale” e nox , “notte”. Con questo termine si intende quindi il momento in cui giorno e notte hanno approssimativamente la stessa lunghezza.

La primavera, la stagione forse la più attesa dopo il gelo invernale, è il risveglio collettivo sia umano che della natura, le giornate si allungano, Madre Natura chiama la flora a germogliare e fiorire, un tripudio di colori e cieli azzurri dopo i grigi e corti giorni della stagione passata.

Chi festeggia questo giorno? È un giorno di festa anche per l‘Azerbaigian, l’Afghanistan, l’India, la Turchia, Zanzibar, l’Albania e diversi paesi dell’Asia Centrale, è festa anche per i curdi. L’equinozio di settembre segna il primo giorno del Mehr o della Bilancia nel calendario iraniano; quindi l’equinozio è quel momento dove l’asse di rotazione terrestre si trova in posizione verticale rispetto alla linea Sole-Terra; quindi, non subisce nessuna inclinazione nei confronti del Sole. Nel giorno dell’equinozio, il giorno e la notte hanno quasi la stessa durata in tutto il pianeta, ovvio che su deve festeggiare!

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Nell’antica Mesopotamia l’equinozio di Primavera corrispondeva con l’inizio del nuovo anno, di fatto lo zodiaco inizia proprio con l’Ariete (21 marzo – 20 aprile) costellazione di riferimento in concomitanza con l’equinozio. In Egitto da 4.700 anni si celebra la festa del Sham El Nessim, ovvero la bella stagione e la rinascita. La tradizione cristiana utilizza la data dell’equinozio di Primavera per calcolare quando sarà la domenica di Pasqua, secondo il calendario Bahà’i iraniano con l’equinozio inizia il nuovo anno, celebrato con il festival persiano del Naw – Ruz.

In Asia l’arrivo della Primavera viene celebrato con usanze millenarie. Gli induisti associano l’equinozio con l’Holi: la festa dei colori, il trionfo del bene sul male, una giornata dove le caste sia annullano e tutto il popolo si riunisce nelle strade per cantare e divertirsi, gettando polveri di pigmenti colorati. In Giappone l’equinozio è festa nazionale e giornata dedicata alla famiglia, si visitano le tombe e le persone care, passando del tempo con i parenti. In più è il momento in cui fioriscono i bellissimi e numerosi ciliegi.

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Nel 1970 si decise di celebrare per la prima volta la Terra, istituendo una giornata dedicata alla tutela dell’ambiente del Pianeta. Nel 1969 in una conferenza dell’Unesco a San Francisco, l’attivista per la pace John McConnell propose una giornata per onorare la Terra e il concetto di pace: la decisione ricadde sul primo giorno di primavera nell’emisfero boreale. Questa giornata di equilibrio della natura è stata poi sancita in una proclamazione scritta da McConnell e firmata dal Segretario generale delle Nazioni Unite U Thant. Attualmente la data è stata posticipato, l’Earth Day viene celebrato il 22 aprile.

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La differenza tra equinozio e solstizio: Come abbiamo spiegato, l’equinozio è il momento in cui il giorno e la notte si “equiparano”. I solstizi (d’estate e d’inverno) segnano invece due momenti cardine in cui, nel primo caso, si raggiunge il massimo di ore di “sole” nell’anno mentre, nel secondo caso, il minimo.

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