La poesia del mese: Gabriele D’Annunzio – O falce di luna calante

Nel post di oggi vi propongo la poesia O falce di luna calante di Gabriele D’Annunzio, contenuta nella raccolta Canto Novo.

Questo mese ho scelto per voi la stupenda poesia, O falce di luna calante, scritta dal Vate quando aveva 18 anni.

La poesia è una delle più note liriche notturne, un autentico inno alla gioia di vivere.

La ode, il cui schema è libero, è composta da tre quartine, ognuna costituita da 2 novenari e due dodecasillabi, di cui l’ultimo è sempre tronco.

Il poeta scrive di una notte tranquilla, in cui risalta la luna calante, all’ultimo spicchio, brilla sul mare. Mentre tutto tace e gli esseri umani dormono, la natura si muove come se fosse umana.

Canto novo è una raccolta di poesie di Gabriele D’Annunzio, scritte nel 1882 per l’editore Sommaruga e ripubblicate in una nuova edizione nel 1896 dall’editore Treves. (Fonte Wikipedia).

 

Testo: Gabriele D’Annunzio – O falce di luna calante

O falce di luna calante
che brilli su l’acque deserte,
o falce d’argento, qual mèsse di sogni
ondeggia al tuo mite chiarore qua giù!

Aneliti brevi di foglie,
sospiri di fiori dal bosco
esalano al mare: non canto non grido
non suono pe ’l vasto silenzio va.

Oppresso d’amor, di piacere,
il popol de’ vivi s’addorme…
O falce calante, qual mèsse di sogni
ondeggia al tuo mite chiarore qua giù!

Pubblicato da Jagming

Installatore elettromeccanico, musicista, blogger, amante della natura, degli animali ed appassionato di fitoterapia