Giorgia Meloni contestata dagli studenti a Torino dovrebbe chiedersi il perché

Giorgia Meloni contestata dagli studenti a Torino. Un corteo formato da 300 manifestanti con uno striscione parecchio significativo “Meloni a Torino non sei la benvenuta!” si è formato nel centro di Torino, ovviamente le forze della Polizia sono intervenute e ci sono stati anche persone ferite, il nocciolo della questione è che il premier italiano, Giorgia Meloni, era attesa per una conferenza su Stato-Regioni, questo premier dalle mossette e sorrisetti che non hanno convinto la maggior parte degli italiani dovrebbe chiedersi il perché senza arroganza come fa di solito, un perché radicato nel disagio del vivere del cittadino italiano.

Troppi sono i problemi sociali che attanagliano questa nostra povera Italia, troppi le problematiche che il cittadino deve superare in qualche modo e non sempre in modo adeguato perché si scontra con dei muri di gomma, le notizia che piovono dal Parlamento sono notizie fittizie per tenere calmo un popolo che calmo non è, non avendo l’anello al naso e osservando la società con le sue molteplicità diverse e ingiuste non ha più la pazienza di aspettare rimedi che non arrivano da nessuna parte.

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La povertà, la discriminazione e la disuguaglianza, la salute mentale, l’accesso e la qualità dell’istruzione e l’accesso e l’accessibilità all’assistenza sanitaria sono esempi di problemi sociali comuni, senza contare la delusione delle nuove generazioni molto più istruite con le inevitabili conseguenze, infatti dobbiamo pensare che 20 anni fa solo una consistenza elitaria di persone (circa il 20%) era istruito mentre il restante 80% non lo era, da qui si sono imposte le varie conseguenze di una società completamente rinnovata in peggio grazie ai governi che si sono succeduti in questi anni mandando a catafascio la nostra nazione.

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L’istruzione ha dato modo di prendere atto dei propri diritti e di conseguenza della propria coscienza di non essere asserviti a un processo di potere che via via si sta deteriorando sempre più, false promesse elettorali, false proposte di lavoro, gioventù che espatria per cercarsi un futuro migliore, anziani mandati allo sbando con pensioni misere, mancanza di una giustizia non solo sociale, Giorgia Meloni, questo Presidente del Governo Italiano, dovrebbe prendere atto di tutto ciò e cambiare le cose, azione che non può fare perché manovrata come un burattino dalle banche e dalle multinazionali alle quali lei vuole essere asservita per assicurarsi la poltrona di comando!

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La manifestazione di Torino è un atto sul quale la Meloni dovrebbe riflettere e non essere superficiale nel dichiarare: “Se le contestazioni sono dei centri sociali. Lo considero perfettamente normale. Anzi, mi ricorda che sono dalla parte giusta della storia, se mi contestano quelli che insultano le forze dell’ordine e organizzano il racket delle occupazioni abusive” aggiungendo: “Sembrano studenti? Sembrano centri sociali, che è un’altra cosa”, la sua troppa faciloneria nel giudicare questa manifestazione sta a indicare che dei problemi della gioventù e non solo, la signora se ne fa un baffo!

Chiama in causa la storia, allora Meloni ricordi che un Masaniello da un niente è stato protagonista di una rivolta, dove è riuscito a sollevare un polverone tale per la pressione fiscale da far insorgere l’intera popolazione napoletana che costrinsero gli spagnoli ad accettare le rivendicazioni popolari, quindi centri sociali, Tav e quant’altro possono essere la miccia che innesca una protesta popolare nazionale, tale da farle saltare la poltrona da sotto il fondoschiena, non creda di avere la gioventù di 20-30 anni fa, i giovani oggi sanno ciò che vogliono, sanno come vogliono, essere rispettati, non sono ignoranti e non li faccia ignoranti e di poco spirito guerriero, potrebbe avere una sorpresa!

Fonte: torinotoday.it

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