Iraci piccoli roditori imparentati con elefanti e mucche di mare

Iraci piccoli roditori imparentati con elefanti e mucche di mare. Gli iraci sono piccoli animali ben pelosi e rotondi con code corte. Sono anche chiamati dassies. Sono superficialmente simili a pika e marmotte, ma sono più strettamente imparentati con elefanti e mucche di mare. Sono riconosciute cinque specie esistenti: quattro delle quali abitano terreni rocciosi attraverso l’Africa subsahariana e una si trova in Medio Oriente.

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Gli iraci vivono in piccoli gruppi familiari, con un solo maschio che difende aggressivamente il territorio dai rivali. I restanti maschi vivono vite solitarie, spesso alla periferia di aree controllate da maschi più grandi. Questi mammiferi erbivori non costruiscono tane, come fa la maggior parte dei roditori, ma cercano sempre rifugio in tane esistenti di grande varietà per dimensioni e configurazione. Le femmine partoriscono fino a 4 piccoli, che vengono svezzati a 1-5 mesi di età. Diventano riproduttiva mente maturi a 16-17 mesi e generalmente vivono da 9 a 14 anni.

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Curiosità:

Il fascino dei bravi cantanti colpisce anche nel mondo animale, pare. O, almeno, ciò accade tra gli iraci del Capo, erbivori diffusi in Africa e in Medio Oriente. I maschi di questa specie infatti si esibiscono in vere e proprie canzoni, eseguite per affermare la propria posizione sociale nei confronti degli altri maschi, ma soprattutto per segnalare la propria presenza – e prestanza – alle femmine. Il team di cui fanno parte Eli Geffen dell’Università di Tel Aviv e Lee Koren dell’Università Bar-Ilan (Israele) hanno analizzato i canti e hanno concluso che i maschi che cantano più frequentemente, e riescono a mantenere il ritmo, hanno un maggiore successo riproduttivo.  

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Gli articolati vocalizzi dell’irace del Capo sono uno dei pochi esempi di canzoni complesse nel mondo dei mammiferi. Sono eseguite in “crescendo”, ovvero con volume maggiore man mano che il canto va avanti, e diventano più complesse verso il finale, forse per mantenere… l’interesse del pubblico, ovvero dei destinatari del segnale acustico. E ci sono veri “dialetti” regionali: gli animali che vivono nella stessa zona cantano infatti in modo simile. 

Fonte: animalia.bio/it

Foto di kenyavacanze.org