Isabella d’Este prima donna rinascimentale si spegne il 13 febbraio 1539

Isabella d’Este prima donna rinascimentale si spegne il 13 febbraio 1539. Isabella d’Este nasce a Ferrara il 17 maggio 1474 da una nobile famiglia: il padre è Ercole I d’Este, mentre la madre è Eleonora d’Aragona, una delle figlie del re di NapoliFerdinando I e di Isabella di Clermont. La giovane Isabella riceve un’educazione umanistica grazie ai suoi insegnanti, tra cui si ricordano Nicolò Cosmico e Jacopo Gallino. Isabella in giovane età è molto acculturata e intelligente, intrattiene molte corrispondenze epistolari nella città di Mantova e colleziona sculture in stile romano e moderno.

Il 12 febbraio 1490 sposa Francesco II, figlio di Federico I Gonzaga, il marchese di Mantova. È stata promessa sposa al giovane il 28 maggio di dieci anni prima in seguito a un accordo stipulato tra la famiglia estense e la famiglia dei Gonzaga. In quel periodo è ancora una bambina, mentre Francesco II Gonzaga non ha ancora compiuto quattordici anni. Il matrimonio viene celebrato per rafforzare l’alleanza tra la famiglia Este e la famiglia Gonzaga. Dopo il matrimonio con il giovane Gonzaga, Isabella giunge a Mantova il 14 febbraio 1490, dove viene accolta calorosamente dagli abitanti della città, che rimangono colpiti dal suo portamento garbato e raffinato.

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La marchesa inizia a invitare a corte molti intellettuali e artisti dell’epoca rinascimentale, tra cui si ricordano: Leonardo da Vinci Mantegna, Il Perugino, il Correggio, Ludovico Ariosto, il musicista Tromboncino, il musicista Cara, Tiziano, Raffello.

Il suo portamento cordiale e leggiadro non passa inosservato a corte. Molti artisti decorano per lei i suoi appartamenti, ma in particolar modo la Grotta e lo studiolo. Isabella d’Este è amante dei gioielli e, avendo buon gusto nel vestirsi, è considerata come un modello e come un punto di riferimento nel mondo occidentale dell’epoca rinascimentale.

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Con il suo stile impeccabile incarna la perfezione e la bellezza così da essere considerata la “Prima donna” del Rinascimento italiano. Con i suoi modi di fare cordiali riesce a stringere forti legami d’amicizia con duchi, principi, re, artisti, musicisti, poeti e studiosi.

Ma Isabella d’Este è anche musicista, non solo una grande intellettuale. La marchesa di Mantova sfrutta anche le sue innumerevoli qualità in ambito politico, in particolar modo nei momenti in cui il marito è assente per svariati motivi. La dote che la contraddistingue è la grande diplomazia che utilizza per condurre gli affari politici. Con grande coraggio, ad esempio, prende le redini del potere quando il marito Francesco II è prigioniero a Venezia per lungo tempo. È questo un periodo molto difficile e Isabella lo supera con grande forza e abilità politica. Nel 1519 muore Francesco II Gonzaga e Isabella governa il marchesato come reggente del figlio Federico, ancora minorenne.

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Sotto la sua reggenza politica Mantova viene elevata da marchesato a ducato, ottenendo una posizione di grande prestigio in Italia. Inoltre riesce ad avviare delle trattative politiche con il temuto cardinale e arcivescovo Cesare Borgia per riavere il Cupido realizzato da Michelangel, rubato dal Borgia in occasione della presa del ducato di Urbino; la presa del ducato avviene nel 1502 ai danni di Guidobaldo di Montefeltro e della consorte Elisabetta Gonzaga.

Isabella, dopo essere riuscita nell’intento di far diventare Mantova un ducato, riesce a far diventare Ercole, uno dei suoi sette figli, cardinale. Dopo aver condotto con grande abilità gli affari politici dei possedimenti territoriali della sua famiglia è costretta a lasciare la città per una decisione politica presa dal figlio Federico che controlla ormai da solo il ducato di Mantova.

Si rifugia così a Roma nonostante i disordini politici che si verificano in seno alla città controllata dal papa. Nel 1527 è protagonista del sacco di Roma ed è circondata dai cardinali legati al papa Clemente VII, che la vogliono rendere prigioniera. In questa circostanza però riesce a scappare per rifugiarsi nel proprio palazzo, all’interno del quale offre ospitalità a circa duemila persone. Ancora una volta, facendo uso della sua abilità diplomatica e della sua intelligenza, riesce a non far occupare il suo palazzo e a non farlo saccheggiare.

Dopo essere tornata a Mantova, risolve i problemi causati dal figlio Federico.

Isabella d’Este muore il 13 febbraio 1539 all’età di sessantaquattro anni; viene sepolta a Mantova, nella Chiesa di San Francesco.

Fonte: biografieonline.it

Foto di lospecialegornale.it