Isis attentato terroristico a San Pietroburgo alla metropolitana il 3 aprile 2017

Isis attentato terroristico a San Pietroburgo alla metropolitana il 3 aprile 2017. L’attentato alla metropolitana d San Pietroburgo è stato un attacco terroristico  avuto luogo nella metropolitana  della città di San Pietroburgo, in Russia, il 3 aprile 2017. Fu causato dall’esplosione di un ordigno all’interno di un vagone mentre il treno della linea blu, la numero 2, percorreva una galleria nel tratto compreso fra le stazioni di Technologičeskij Institut e Sennaja Ploščad’. Il numero totale dei morti è di 14 mentre quello dei feriti 47.

Secondo i sospetti l’attentatore è Akbarzhon Jalilov, un cittadino russo di etnia uzbeka nato in Kirghizistan.

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Precedentemente all’attacco, i separatisti ceceni sono stati responsabili di una serie di attacchi terroristici in Russia. Nel 2016, lo Stato islamico aveva pianificato di colpire San Pietroburgo a causa dell’intervento militare russo in Siria. Tutto è stato risolto con una serie di arresti. L’ultimo attacco bomba a un mezzo di trasporto di massa in Russia risale all’attentato di Mosca del 2010.

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Al momento dell’attentato, il presidente Valdimir Putin era in visita alla città.

Il 3 aprile 2017, un dispositivo contenente 200-300 grammi di e3splosivo è stato detonato in un treno che stava perrrendo una galleria nella metropolitana di San Pietroburgo tra le stazioni di Technologičeskij Institut e Sennaja Ploščad’. I testimoni oculari raccontano che il treno non si è fermato subito dopo l’esplosione, ma ha continuato a viaggiare nonostante il forte botto e l’odore di fumo.

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Un secondo ordigno è stato scoperto e disinnescato in tempo alla stazione di Ploščad’ Vosstanija.

Il ministro della Salute Veronika Skvorcova ha in seguito confermato che le vittime dell’attacco sono state 14, compreso il terrorista. L’ufficio di San Pietroburgo del ministero delle Emergenze precisò che le persone ancora ricoverate negli ospedali della città erano 49, 4 delle quali in condizioni gravi.

Fonte: it.wikipedia.org

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