Istat crescita economia decelera nella nota mensile di giugno

Nonostante il premier Renzi si incensi sul suo fantomatico ‘Cantiere Sociale’, l’Istat in una nota nel mese di giugno dichiara che la crescita dell’economia è in netta decelerazione, si legge: ‘In assenza di una quantificazione dei possibili effetti economici dell’esito del referendum del Regno Unito, l’indicatore composito anticipatore dell’economia italiana ha evidenziato un’ulteriore decelerazione, proseguendo la tendenza in atto da inizio anno’, proseguendo la lettura della nota che spiega: ‘la fase di crescita moderata dell’economia italiana’ in quanto l’indice ce anticipa l’orientamento ha segnato un picco in discesa, ipotizzando un freno nel ‘ritmo di crescita dell’attività economia a breve termine’ .

INDUSTRIE

Due sono i punti cruciali sui quali si basa l’Istat per formulare questa tendenza alla decelerazione: il primo che si vedono segnali positivi nell’occupazione sia nell’industria manifatturiera che in quella edilizia con i relativi aumenti di redditività e di occupazione, contrapponendosi però verso i consumi che scendono, dalle famiglie e dalle imprese di servizio comprovanti la sfiducia che si ha in questo clima di crisi economica che rende i cittadini e le imprese insicuri verso il futuro; quando si sottolinea che la base, ha un ruolo importante nell’andamento economico del Paese si afferma una verità assoluta, di cui bisogna sempre tenere conto.<br />
Tra il primo trimestre l’Istat ha evidenziato che le imprese hanno ‘confermato la tendenza al miglioramento dei mesi precedenti’ denunciando che il valore aggiunto era aumentato dell’1,2%, risultato lordo di gestione dell’1,5%, investimenti fissi lordi dell’1,0%, ma ciò non toglie che i segnali coincidano con ‘un’evoluzione modesta ed eterogenea degli indici di fiducia nel secondo trimestre che segnalano il lieve miglioramento dei giudizi delle imprese manifatturiere e  e di costruzione a fronte del peggioramento di quelle delle imprese dei servizi di mercato e di commercio’; per questa ragione ‘In assenza di una quantificazione dei possibili effetti economici dell’esito del referendum del Regno Unito, l’indicatore composito anticipatore dell’economia italiana ha evidenziato un’ulteriore decelerazione, proseguendo la tendenza in atto da inizio anno’.

Fonte: Ilsole24ore