Kama Sutra trivarga la triade dei valori

Kama Sutra trivarga la triade dei valori. Questo libro, che ha più di duemila anni, è sopravvissuto fino a oggi grazie a numerose revisioni ed edizioni che conservano una delle opere più importanti della storia della letteratura indiana. Ma per capire cosa significa Kamasutra, bisogna partire dalla sua etimologia che letteralmente si può tradurre con “Aforismi d’amore”. Kama, nella cultura indiana, è una delle divinità più potenti, protettrice dell’amore carnale e passionale. 

Il Kama sutra fu scritto tra il I e il VI secolo da un certo Vātsyāyana. L’autore, però, si limitò probabilmente a elaborare e riunire opere diverse, tramandate oralmente. I testi che entrarono a far parte della raccolta risalgono infatti a epoche precedenti e appartenevano a sutre (cioè massime filosofiche) dedicate alla politica, al comportamento e alla spiritualità.

LEGGI ANCHE >>>>>> Biscottini Afghans dalla Nuova Zelanda

A differenza dei Tantra, il Kama sutra non è un testo sacro, né misterico. La sua lettura non richiede quindi la guida di un guru. E nel testo non vi è alcun riferimento al tantrismo, con il quale viene spesso confuso. Lo scopo del trattato è insegnare agli uomini e alle donne come comportarsi davanti al desiderio sessuale (kama) per garantirsi una vita sentimentale felice.

LEGGI ANCHE >>>>>> Sgombro marinato accompagnato con crema di formaggio

L’amore, nella cultura indiana, rappresenta una componente fondamentale del trivarga, la “triade dei valori”: il rispetto della religione, la cura degli affari e, appunto, l’amore. Ecco perché nel Kama sutra le relazioni tra i sessi sono analizzate a 360 gradi. Vi si parla di principi etici, si spiega come corteggiare una donna e come vivere in matrimonio con lei.

LEGGI ANCHE >>>>> John Keats poeta della bellezza terrena si spegne il 23 febbraio 1821 Poesia

Solo una sezione è dedicata alle tecniche amatorie. Vatsyayana ne descrisse 64: otto modi di fare l’amore, moltiplicati per otto posizioni. Uomini e donne vengono chiamati con nomi di animali: lepri, tori, cavalli, daini, puledre ed elefanti. Come riconoscere una lepre da un toro? A fare la differenza sono le dimensioni degli organi genitali, la forza del desiderio, l’intensità, la passione e la durata del rapporto.

Fonti: focus.it – elle.com

Foto di baluda da Pixabay