Tantra filosofia di vita valido aiuto per raggiungimento equilibrio psicofisico

Tantra filosofia di vita valido aiuto per raggiungimento equilibrio psicofisico. Le origini del Tantra si fanno risalire al IV secolo d.C., sebbene le sue radici affondino nelle società matriarcali presenti nella valle dell’Indo intorno al 2000 a.C., incentrate sul culto della Dea Madre e del femminile.

Con l’invasione da parte delle tribù ariane e il passaggio a un’organizzazione patriarcale, che cambiò notevolmente concezioni religiose e visione della spiritualità, gli insegnamenti tantrici cominciarono a essere tramandati segretamente e in via orale per lungo tempo, dando così avvio a diverse scuole e correnti, per cui si può sentir parlare di Tantra buddhista, Tantra sciamanico, Tantra induista e così via.

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I primi testi scritti relativi a questa pratica appaiono tra il VI e il VII secolo d.C., ma il Tantraloka (letteralmente “Luce sui Tantra”) del saggio kashmiro Abhinavagupta, composto intorno al X secolo, è una delle opere fondamentali e costituisce un trattato completo e sintetico su tutti gli aspetti delle pratiche tantriche.

Tra le caratteristiche peculiari del Tantra yoga, si possono sottolineare due aspetti: in primo luogo il carattere di segretezza di tutte le dottrine e pratiche tantriche e, strettamente collegata a questa, l’importanza della figura del maestro spirituale, il guru, considerato come manifestazione divina, al quale i praticanti devono obbedienza e devozione. 

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La pratica del Tantra mira al raggiungimento di uno stato di equilibrio e armonia tra il corpo fisico, grossolano, e i corpi più sottili e spirituali, e può essere quindi molto utile nei casi in cui sia necessario lavorare su squilibri fisici oppure su sbilanciamenti energetici in eccesso o in difetto, che possono causare ad esempio stati di agitazione e ansia o, all’opposto, di apatia e depressione.

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Per farlo, è molto importante lavorare sui 7 chakra principali, che sono centri energetici presenti lungo la sushumna, che coincide con la colonna vertebrale e rappresenta l’asse di risalita della Kundalini.
1.    Muladhara
2.    Svadhistana
3.    Manipura
4.    Anahata
5.    Vishuddi
6.    Ajna
7.    Sahasrara
 A livello anatomico, i chakra sono collegati a organi e ghiandole, che vengono direttamente stimolati attraverso pratiche fisiche mirate, ma sono anche associati a forme, colori e suoni specifici, che possono essere utilizzati nelle pratiche meditative e nell’impiego di yantra, mandala e mantra.

Fonte: cure-naturali.it

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