Lorenzo Fontana chi è il Presidente della Camera dei Deputati?

Lorenzo Fontana chi è il Presidente della Camera dei Deputati? Questo politico assurto a una carica così importante si può definire della nuova generazione, ma non per questo si può dire che sia adatto a questa carica, rileggendo alcune sue affermazioni tipo: ”Da un lato l’indebolimento della famiglia e la lotta per i matrimoni gay e la teoria dei gender nelle scuole, dall’altro l’immigrazione che subiamo e la contestuale emigrazione dei nostri giovani all’estero. Sono tutte questioni legate e interdipendenti perché questi fattori mirano a cancellare la nostra comunità e le nostre tradizioni. Il rischio è la cancellazione del nostro popolo.”, parole che hanno un significato profondo d’intolleranza, bigottismo, nazionalismo efferato, pregiudizi sperticati verso, lui che si professa cattolico con 50 Ave Maria giornaliere, chi considera ”diversi”, a dispetto dei comandamenti di chi crede nella religione cristiana quindi in Dio!

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Conosciamolo meglio questo politicante che dovrà governarci unitamente ad altri della sua specie, attraverso una biografia di Biografieonline e rendiamoci conto con chi abbiamo a che fare: ”Lorenzo Fontana nasce il 10 aprile del 1980 a Verona. Dopo avere ottenuto il diploma, si iscrive all’Università degli Studi di Padova dove si laurea in scienze politiche. Nel 2002 entra a far parte della sezione giovanile della Lega Nord, il Movimento Giovani Padani, di cui è vice-segretario. Successivamente Lorenzo Fontana frequenta l’Università Europea di Roma laureandosi in storia della civiltà cristiana.

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Già componente della Liga Veneta, Fontana entra nel Consiglio Comunale di Verona e, nel 2009, è eletto parlamentare europeo. In tale veste è capo-delegazione del gruppo leghista a Strasburgo, e assume l’incarico di vice-presidente della commissione per la cultura, l’istruzione e lo sport nell’VIII legislatura.

È, tra l’altro, relatore del processo di decisione di esecuzione del Consiglio relativo all’approvazione dell’accordo sulla cooperazione strategica e operativa tra l’Ufficio europeo di polizia e la Bosnia-Erzegovina.

Rieletto al Parlamento Europeo in occasione delle elezioni del 2014, entra a far parte della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni ed è membro della delegazione per le relazioni con l’Iraq e della delegazione alla commissione parlamentare di associazione Ue-Ucraina.

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Dopo essere stato membro sostituto della commissione per l’industria, la ricerca e l’energia al Parlamento Europeo, nel febbraio del 2016 Fontana viene nominato, con Giancarlo Giorgetti, vice-segretario federale della Lega Nord.

L’anno successivo, a luglio, viene eletto vice-sindaco di Verona, con deleghe ai rapporti Unesco, alle politiche demografiche, alle politiche della casa, alla smart city, all’innovazione tecnologica, ai veronesi nel mondo, ai fondi Ue e alle relazioni internazionali.

Nel 2018 scrive con l’ex presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi il volume “La culla vuota della civiltà. All’origine della crisi”, che contiene la prefazione del leader del suo partito Matteo Salvini. Nel volume Lorenzo Fontana sottolinea che il destino degli italiani, a causa della decisione di colmare il gap demografico del Paese con i flussi migratori, è a rischio di estinzione.

Fontana riprende un tema a lui caro, quello del calo della natalità, che è collegato a una sostituzione etnica che determina un annacquamento dell’identità italiana.

Nel mese di febbraio dello stesso anno, Fontana prende parte a Verona al primo Festival per la Vita, organizzato da Pro Vita, una realtà legata a Forza Nuova: anche in questa circostanza porta avanti le proprie istanze di battaglia culturale a contrasto dell’inverno demografico che sta colpendo l’Italia, complice la creazione di un uomo privo di valori e di tradizioni, che deve adattarsi ai dettami dell’ultracapitalismo globalista, consumatore e single.

Il politico leghista è presente online con un canale You Tube, un account Twitter (dal 2012) e una pagina Facebook.

In occasione delle elezioni politiche di marzo 2018, Lorenzo Fontana si candida con la Lega per la circoscrizione Veneto 2, venendo eletto alla Camera dei deputati e lasciando, quindi, il posto di europarlamentare, che viene attribuito a Giancarlo Scottà. Il 29 marzo con 222 voti viene eletto vice-presidente della Camera. Alla fine del mese di maggio viene nominato ministro per la Famiglia e le Disabilità nel governo guidato da Giuseppe Conte e sostenuto, oltre che dalla Lega, dal Movimento 5 Stelle. Nei giorni immediatamente successivi, suscita scalpore una sua intervista in cui dichiara che le famiglie gay non esistono.

Dopo le elezioni politiche 2022, dal 14 ottobre 2022 è presidente della Camera dei deputati nella XIX legislatura ed è a questo punto che s’impone una domanda: cosa può portare d’innovativo nella politica italiana un politico del genere?

Dalla sua biografia emerge un uomo che ha pregiudizi medievali, di un nazionalismo che ci ricorda un tristissimo passato, un politico antiabortista quindi di conseguenza senza rispetto per le scelte fatte dalle donne, un politico messo a guida della Camera dei deputati, rigoroso e drastico nelle sue opinioni che non lascia spazio a chi crede ”diversi” e ne ostacola relazioni e matrimoni, che politico può essere con queste pessime credenziali?

A voi la risposta!

Fonte: Biografieonline

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