Maria Antonietta regina di Francia viene decapitata il 16 ottobre 1793

Saint-Denis-Re Luigi XVI e Regina Maria Antonietta

Maria Antonietta regina di Francia viene decapitata il 16 ottobre 1793. Le vicissitudini di una bambina di 14 anni divenuta Regina di Francia per il volere della madre, Maria Teresa d’Asburgo, che l’ha destinata sposa al nipote del re di Francia, un personaggio che anche la nuova generazione, dopo quella dell’80, ha imparato conoscere grazie al cartone animato di Lady Oscar, Capitano delle Guardie Imperiali, una vita romanzata certo anche se qualche accenno storico è stato sottolineato con la Rivoluzione Francese e non solo.

Da Biografieonline si trae la biografia di questa sventurata regina: ”Il 2 novembre 1755 l’imperatrice d’Austria Maria Teresa d’Asburgo, dà alla luce il suo quindicesimo figlio: una bella bambina che battezza Maria Antonia.

Il suo futuro sarà legato alle alternanze del potere politico in Europa: il re di Prussia, nemico degli Asburgo, firma un trattato con l’Inghilterra; in risposta, l’imperatrice Maria Teresa si prepara a stringere un’alleanza con il re di Francia.

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Maria Antonia non ha ancora 14 anni quando è promessa in sposa al nipote ed erede di Luigi XV. Nell’aprile del 1770, lascia per sempre l’Austria alla volta della Francia, dove diverrà Maria Antonietta.

Luigi, erede al trono di Francia, è cresciuto diffidando degli austriaci, come la maggior parte dei suoi connazionali, ed è tutt’altro soddisfatto della decisione che suo nonno ha preso per lui. Ma deve inchinarsi alla ragione di stato, e sposare Maria Antonietta. La cerimonia è fastosa, ma il matrimonio non dà i frutti voluti: l’imperatrice Maria Teresa viene informata dall’ambasciatore austriaco che il matrimonio non è stato consumato, e che di ciò è ritenuta responsabile sua figlia. Alla corte di Parigi si mormora, infatti, che Maria Antonietta pensi solo a divertirsi, trascurando i propri doveri matrimoniali. Ha reputazione di persona frivola e superficiale, disposta a seguire ogni moda stravagante che giunga a Parigi.

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Anche l’amicizia con la sua dama di compagnia diviene uno dei pettegolezzi preferiti a corte: la loro intimità, unitamente al mancato arrivo di un erede, alimenta le dicerie sui suoi costumi. In realtà, Luigi non può avere rapporti sessuali a causa di una malformazione fisica, che un intervento chirurgico correggerà solo anni più tardi.

Nel 1774, Luigi XV è colpito dal vaiolo. Alla sua morte, Maria Antonietta e il marito diventano i nuovi sovrani di Francia. Il delfino, ora re con il nome di Luigi XVI, si adopera per soddisfare le richieste della moglie, alla quale permette di vivere da sola nel Petit Trianon, nei giardini di Versailles. Lo sfarzoso stile di vita che Maria Antonietta vi conduce è molto lontano da quello del popolo francese.

All’inizio del regno di Luigi XVI, la regina viene informata che è interrotto l’approvvigionamento del pane, alimento base del sostentamento dei contadini. La frase celebre che le viene attribuita (“Dategli brioches“) testimonia assai bene l’ostilità che la circonda. Si tratta di una falsità: Maria Antonietta è ben consapevole dell’importanza di mostrare interesse per i problemi del popolo. Ciò, d’altra parte, non significa che se ne preoccupi davvero. Se il popolo non l’ama, molti a corte la detestano, a causa dell’influenza che ha acquistato su Luigi XVI e del potere che gliene deriva.

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Dopo otto anni di matrimonio, e quando Luigi si è finalmente sottoposto a un’operazione chirurgica, Maria Antonietta rimane incinta. Il 18 dicembre 1778, dà alla luce una bambina. Nel 1781 arriva anche il sospirato erede maschio. Frattanto, la situazione finanziaria dello stato si fa sempre più grave. Così, quando Maria Antonietta ordina la costruzione di un costosissimo villaggio con otto cottage e una fattoria nei suoi giardini privati al Trianon, il risentimento nei suoi confronti raggiunge l’acme, rendendola il capro espiatorio di tutti i problemi del paese.

Nel rigido inverno tra il 1788 e il 1789, Versailles è colpita da un’altra tragedia: il figlio maggiore di Maria Antonietta, l’erede al trono di Francia tanto atteso, si ammala di tubercolosi e muore. In primavera, mentre i sovrani sono ancora sconvolti dal dolore, la situazione politica precipita: i membri eletti degli  Stati Generali costituiscono l’Assemblea Nazionale e, sfidando l’autorità assoluta del re, giurano di non sciogliersi finché la Francia non avrà ottenuto una costituzione. La situazione sfocia in rivolta il 14 luglio 1789, quando il popolo di Parigi insorge contro la monarchia. Mentre i rivoltosi prendono d’assalto la Bastiglia, Maria Antonietta cerca invano di convincere il re che è arrivato il momento di usare la forza.

Il popolo di Parigi insorge di nuovo in ottobre. Questa volta le donne parigine marciano su Versailles. Maria Antonietta fugge dal Petit Trianon, che non rivedrà più. All’alba del giorno seguente, è preso d’assalto il palazzo reale. Maria Antonietta riesce a fuggire attraverso un passaggio segreto, sottraendosi al linciaggio. Braccati e spaventati, il re e la regina si rifugiano nel palazzo abbandonato delle Tuileries. Vi resteranno, di fatto prigionieri, per 18 mesi, durante i quali la situazione peggiora di giorno in giorno.

La notte del 20 giugno 1791 Maria Antonietta e la famiglia reale tentano la fuga, lasciando Parigi nel più gran segreto. Ma il loro piano va in fumo: sono riconosciuti e bloccati nella cittadina di Varenne.

Nel settembre del 1791, Luigi XVI è costretto ad accettare la costituzione, nonostante l’opposizione della regina. Intanto, Maria Antonietta in segreto chiede aiuto ai sovrani stranieri, sperando d’intimidire i radicali con la minaccia di un intervento armato. In aprile l’Austria e la Prussia dichiarano guerra alla Francia. Incautamente, mentre a Parigi infuria la rivolta, il duca di Bruswick, comandante delle truppe prussiane, minaccia l’invasione e la distruzione di Parigi nel caso in cui qualcuno attenti alla vita del re e della regina. In questo modo, firma la condanna a morte della monarchia.

All’alba del 10 agosto 1792, ventimila parigini circondano il palazzo reale. Luigi XVI è conscio che ogni resistenza è inutile e lascia il palazzo alla testa del misero corteo della sua famiglia e dei suoi ministri. La famiglia reale viene portata nel Tempio, una fortezza medievale che diventa la sua prigione.

Nella disgrazia, Luigi XVI e Maria Antonietta si riavvicinano. Ma all’esterno il popolo di Parigi è in tumulto. Mossi dalla paura di una controrivoluzione, gli animi dei parigini si infiammano. Nel settembre 1792, 1.400 nobili sono massacrati. Nello stesso mese, l’esercito rivoluzionario sconfigge i prussiani nella battaglia di Valmy. Non più impauriti dalla minaccia di un intervento straniero, i rivoluzionari abbattono la monarchia e fanno nascere la Repubblica Francese.

Viene scoperta la corrispondenza segreta di Luigi XVI, che fornisce la prova che il re ha tentato di soffocare la rivoluzione. Ora non ci sono più dubbi sul fatto che sarà processato.

Il  re di Francia Luigi XVI viene ghigliottinato il 21 gennaio 1793. Il 1 luglio la regina viene separata dal figlio, rinchiuso in un’altra parte della prigione. Quando Marat, uno dei capi della rivoluzione, viene trovato assassinato nella sua vasca da bagno, il popolo di Parigi chiede vendetta. Maria Antonietta viene trasferita alla Conciergerie, la prigione tristemente nota per ospitare i condannati a morte prima della ghigliottina. Il verdetto del processo a cui viene sottoposta è scontato: il 16 ottobre 1793 Maria Antonietta viene ghigliottinata.

Fonte: Biografieonline

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