Nuvola Rossa leader Sioux Oglala tribù indiane muore 10 dicembre 1909

Nuvola Rossa, il cui vero nome è Mahpíya Lùta, nasce nel Nebraska, a North Platte, nel 1822, vicino alla foce del fiume Platte. Sua mamma, Cammina Mentre Pensa, è una Oglala Lakota, mentre il padre, Uomo Solitario, è un capo Brulé Lakota. Secondo la tradizione Lakota per cui i bambini appartengono alla stirpe materna, Nuvola Rossa viene educato dallo zio materno, OId Chief Smoke, il quale ricopre un ruolo fondamentale nei primi anni della sua esistenza, anche perché i suoi genitori muoiono nel 1825.

Ancora giovane, Nuvola Rossa combatte contro i vicini Pawnee e Crow, acquisendo una notevole esperienza sul campo di battaglia, e con la sua tribù impedisce che venga attuato il progetto del Bozeman Trail, la costruzione di una ferrovia che avrebbe dovuto collegare i bacini auriferi del Montana con il Wyoming. E’ il protagonista, inoltre, della Red Cloud’s War (la Guerra di Nuvola Rossa): questo è il nome che l’esercito degli Stati Uniti dà a una serie di battaglie combattute contro alcune tribù indiane nei territori del Montana e del Wyoming, e in particolare contro i Northern Cheyenne, alleati con gli Arapaho e i Lakota, tra il 1866 e il 1868.

Nel dicembre del 1866, Arapaho e Lakota attaccano e sconfiggono la milizia statunitense in quello che diverrà noto come il Massacro di Fetterman, o Battle of the Hundred Slain. In seguito a quell’avvenimento, tra i contendenti viene siglato il Trattato di Fort Laramie, in base al quale l’esercito degli Stati Uniti acconsente ad abbandonare i propri fortini e a ritirarsi completamente dal territorio Lakota. Il trattato, inoltre, sancisce la nascita della Great Sioux Reservation, tra il South Dakota e il Nebraska. Da questo momento, Nuvola Rossa conduce il proprio popolo nel passaggio alla vita in riserva. Tuttavia, le cattive relazioni tra i nativi e gli Stati Uniti in continua espansione proseguono; nel 1870 Nuvola Rossa incontra a Washington Ely S. Parker, Commissario per gli Affari Indiani, e Ulysses S. Grant, presidente americano: l’anno successivo, il governo stabilisce la Red Cloud Agency sul fiume River.

Nel maggio del 1875, insieme con Lone Horn e Spotted Tail, Nuvola Rossa torna a Washington per convincere il presidente Grant a onorare i trattati firmati ma poi non rispettati. A essi viene detto che il Congresso è disponibile a risolvere la faccenda pagando alle tribù 25mila dollari per la loro terra, per poi farle stabilire nel Territorio Indiano. I delegati, tuttavia, rifiutano un accordo del genere. Nuvola Rossa, quindi, non riesce a trovare una soluzione pacifica, ma non prende parte alla guerra Lakota degli anni 1876 e 1877, che viene invece condotta da Cavallo Pazzo e Toro Seduto.

Nuvola Rossa, tuttavia, diventa un leader importante per la popolazione Lakota nel passaggio dalla libertà al confino nelle riserve. Anche negli ultimi anni della sua vita continua a combattere per il suo popolo, anche se costretto in una riserva; nel 1887 si oppone al Dawes Act, e anche negli anni seguenti, con l’aiuto di Toro Seduto, nega la vendita della terra dei Sioux, costringendo gli agenti del governo a ottenere le firme necessarie attraverso imbrogli, per esempio usando le firme dei bambini.

Nuvola Rossa sopravvive alla maggior parte dei leader Sioux delle Guerre Indiane, morendo all’età di ottantasette anni il 10 dicembre 1909, nella Pine Ridge Reservation, dove viene sepolto. L’annuncio della sua morte viene pubblicato sui principali giornali della nazione, anche se – come prevedibile – sul “New York Times” egli viene indicato come capo di tutte le tribù Sioux indistintamente: è l’esempio perfetto della scarsa considerazione che gli Stati Uniti hanno del diritto all’autodeterminazione dei nativi indiani.

Fonte: Biografieonline