Pensioni Elsa Fornero fornisce soluzioni riforma previdenziale cancellare forme di privilegio

Attorno al tema previdenziale si accendono dibattiti, discussioni mentre tra Governo e piattaforma sindacale si cerca di trovare una soluzione, un accordo, confrontandosi per risolvere le molteplici problematiche che vedono lavoratori in preda al panico pensando al proprio pensionamento, l’economista ex ministro del Lavoro Elsa Fornero ha detto la sua, fornendo soluzioni per la riforma previdenziale, tra cui cancellare forme di privilegio, nella trasmissione di DiMartedì, semplicistiche e ovvie, riguardo alle voci che circolano tra i vari partiti e cioè:  la pensione di garanzia del presidente della Commissione lavoro alla Camera, Cesare Damiano, l’abolizione della legge Fornero/2011 avanzata dal M5S, il pensionamento a 60 anni con 40 anni di contributi della Lega e le pensioni minime a 1.000 euro di Forza Italia.

Elsa Fornero ha puntualizzato: ‘Possiamo permetterci queste soluzioni se facciamo le cose guardando soltanto all’oggi. Cioè all’orizzonte temporale a cui guardano”. Il rifermento sono le prossime elezioni. “Dopodiché, il risultato di leggi come queste sono tutte da vedere nel futuro‘, quindi ha fatto intendere chiaramente che le soluzioni che si troveranno saranno per la maggior parte per raccogliere voti e consensi per le prossime elezioni, pratica usuale ormai consolidata attuata dai politicanti per accattivarsi gli elettori, l’economista Fornero non ne fa un mistero e ritiene che le suddette riforme elencate sarebbero ‘devastanti’ per la gioventù e ha sottolineato: ‘Vorrei che qualcuno di coloro che fatto una di queste proposte, visto che sono parlamentari, proponessero una correzione dei vitalizi, cancellando ogni forma di privilegio’ concludendo ha dichiarato: ‘ci si dovrebbe chiedere cos’altro si può ottenere” in termini di riforma delle pensioni “senza sottrarre risorse ai giovani e senza creare nuovo debito’; cancellando ogni forma di privilegio cominciando proprio da chi ha introdotto la riforma previdenziale 2011 e non ha proprio pensato di abolire vitalizi faraonici e privilegi ma ha pensato bene di innalzare l’età pensionabile per salvare l’economia italiana dal disastro!

Mario Giordano, scrittore ha pubblicato un libro ‘Vampiri’ dove ha raccolto dati sulle pensioni d’oro su legge: ‘L’ex manager Telecom che incassa più di 90.000 euro di pensione al mese. C’è la figlia del parlamentare in carica ai tempi della Costituente che riceve ancora il vitalizio del padre morto da decenni. C’è l’ex consigliere regionale che si porta a casa quasi 7.500 euro da quando aveva 44 anni e continua a incassarli nonostante sia finito in carcere. Ma c’è anche l’ex dipendente del Comune di Perugia che è riuscito a raggiungere la stratosferica pensione di 49.000 euro al mese. E poi c’è lei Aurora B., 27 anni, parrucchiera a Pisa: l’Inps con una di quelle famigerate buste arancioni le ha comunicato che in pensione potrà andarci, forse, il primo marzo 2064, dopo aver lavorato 58 anni. Allora, ma solo allora, percepirà mille euro netti al mese.’

Nel complesso, scrive Giordano, in Italia sono state calcolate circa 800 mila pensioni d’oro che secondo l’Istat costano complessivamente 45 miliardi. «Se ci limitassimo a toccare le 250mila più svergognate e, senza abolirle o massacrarle, ci limitassimo a ricalcolarle in base ai contributi che hanno versato, ebbene recupereremmo 2 miliardi di euro l’anno. Non sono bruscolini».  Eppure Tito Boeri, Presidente dell’Inps, ha elaborato un progetto che rivede le pensioni d’oro ricalcolando i vitalizi sui contributi versati, questo per un senso di equità ma non solo anche di risparmio per le casse statali, contro di lui si sono levate voci inferocite per l’audace proposta che andrebbe a toccare la famosa ‘casta’ arroccata saldamente ai propri privilegi e vitalizi da furto, riparandosi dietro allo scudo dei diritti acquisiti.

Qualcuno – sottolinea Giordano nella conclusione del suo libro – sostiene che i privilegi in essere non si possono in nessun modo eliminare. Questa è bella. E perché non si possono eliminare? Per la famosa storia dei «diritti acquisiti»? Ma se io rubo una mela tutti i giorni al supermercato, posso dire che nessuno può impedirmi di rubare perché è un diritto acquisito? Ecco: i vitalizi assurdi che paghiamo sono un furto. Sono un furto di equità, un furto di futuro, una sottrazione di speranza che si ripete ogni giorno’.

Un libro che fa riflettere sull’andamento dell’Italia, sulla sua economia, politicanti e dei suoi top manager, di ogni categoria, facendo un punto della situazione prima di prendere quella matita e votare un partito o l’altro, informandosi attentamente sui programmi e non puntare sulle promesse, puntare su Uomini che hanno il fegato di rovesciare una situazione che ci sta portando al degrado totale, Uomini che hanno a cuore il benessere di tutti e non dei pochi, Uomini, e ci sono, a cui bisogna dare credito anche se poco conosciuti;  informarsi e salvaguardarsi da queste continue malversazioni che siamo costretti a subire è il nostro primo dovere di cittadini per garantire giustizia ed equità a noi stessi e alla prossima generazione!

Fonte: knews-GazzettadiParma