Pregiudizi e odio gratuito finitela con il razzismo tra Nord e Sud

Pregiudizi e odio gratuito finitela con il razzismo tra Nord e Sud. Le diatribe fin troppo feroci che si hanno verso una parte del paese, sia essa Sud che Nord, si leggono informazioni che sottolineano i pregiudizi su testate giornalistiche, anche da parte dei vari opinionisti invitati a qualche trasmissione televisiva e no, una sorta di razzismo che non ha ragione di essere.

Vogliamo capirlo o no che l’Italia è un unico paese con le sue leggi, istituzioni e regole, che devono essere uguali per tutti? Uno stato che deve assolutamente garantire la parità sia di diritti che di doveri a tutti i cittadini, lo sappiamo o no che è lo Stato che deve investire su quanto si deve costruire e poi distribuire con uguale parità su tutto il territorio nazionale, con assoluta dignità per tutti?

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Purtroppo è noto che lo Stato non ha fatto le cose in regola, ha depredato il Sud per favorire lo sviluppo al Nord, incitando così un odio gratuito dei cittadini meridionali verso il i cittadini del Nord, invece di protestare non verso il prossimo ma verso uno Stato che è stata padrigno di una parte dell’Italia e padre dell’altra parte dell’Italia.

Pregiudizi e odio gratuito che anche attualmente si sono aggravati perché lo Stato non si preoccupa proprio per nulla di dare al Sud quello che dovrebbe per favorirne lo sviluppo per il benessere di tutti i cittadini.

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Teniamo conto di una cosa: un odio del tutto irrazionale e privo di fondamento quello che spinge una persona ad aggredirne un’altra, verbalmente o fisicamente, solo sulla base della sua provenienza. Eppure, sembra che chi si comporti in questo modo sia davvero convinto di essere nel giusto, protetto da chissà quale status di superiorità morale e sociale. Ma da cosa è legittimata una convinzione del genere? In che modo il mondo in cui si vive ogni giorno conferma e alimenta una simile credenza?

Odio gratuito e pregiudizi sono a volte talmente cementati nella coscienza da diventare solidi principi. Questa trasformazione è a dir poco pericolosa; comportamenti come quelli di cui si è sentito parlare nelle ultime settimane non dovrebbero lasciarci indifferenti, anzi, dovrebbero portare a chiederci se è vero che gli episodi di razzismo stiano effettivamente aumentando di numero nell’ultimo periodo.

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E per concludere postiamo una frase di Khalil Gibran: ”Se ti sedessi su una nuvola non vedresti la linea di confine tra una nazione e l’altra, né la linea di divisione tra una fattoria e l’altra. Peccato che tu non possa sedere su una nuvola”, cerchiamo nel nostro piccolo di sederci invece su una nuvola e su di essa allargare il nostro sguardo sul territorio nazionale, sapere che siamo tutti italiani e non del Sud o del Nord, tutti italiani aventi gli stessi problemi e preoccupazioni, cerchiamo nel nostro piccolo di vincere quei pregiudizi e quell’odio gratuito che ci mette l’uno contro l’altro senza guardare più in alto, guardare chi ha messo in questa situazione e cioè le politiche sbagliate da 150 anni a questa parte!

Se dobbiamo proprio prendere a cuore questo problema, alziamo il dito verso quelle classe politiche che non hanno permesso uno sviluppo del Sud come invece hanno fatto per il Nord, loro sono i veri colpevoli non certo l’operaio milanese o l’agricoltore siciliano, smettiamola una buona volta con questa razzismo squallido e inutile non degno di una società civile, degno solo di una società ignorante e chiusa di cervello!

Gibellato Ariella

Fonte: ilboliye

Foto di Dire/24