Premio Nobél al 10 gennaio 1901 vengono assegnati i primi riconoscimenti

Premio Nobél al 10 gennaio 1901 vengono assegnati i primi riconoscimenti. Alla base della nascita del premio Nobel c’è un incidente che porta alla morte Ludvig, fratello di Alfred Nobél, proprio a causa di un’esplosione dinamitarda inaspettata, durante un esperimento. A seguito della morte di Ludvig la stampa riporta erroneamente la morte, invece, di Alfred.

L’inventore, nel suo coccodrillo, viene descritto in maniera molto negativa. Questo attacco pubblico viene molto sentito da Alfred, convinto invece di voler passare alla storia come inventore filantropo.

Per questo, presto, corre ai ripari e destina il 94 per cento dei suoi introiti dai brevetti, nell’istituzione di un premio destinato a fare la storia.

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Il Premio Nobel, come nelle volontà del suo fondatore, andrà a chi opera al servizio dell’umanità nei campi della medicina, chimica, fisica, letteratura e per chi favorisce le relazioni pacifiche fra i popoli del Mondo; il cosiddetto Nobel per la pace. Non esiste invece il premio Nobél per la matematica.

Alfred Nobel muore nel 1896. Dal 1901 il premio a lui intitolato è regolarmente assegnato ogni anno. Esecutori delle sue ultime volontà sono Ragnar Sohlman e Rudolf Lilljequist che istituiscono la Fondazione Nobel per la gestione dei 31 milioni di corone svedesi di patrimonio.

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Negli oltre 100 anni di Premio Nobel si sono avvicendate centinaia di ricercatori, studiosi, poeti e personaggi chiave della geopolitica mondiale. Sono solo 4 le persone che a oggi hanno ricevuto – non uno ma – due Premi Nobel.

Sono 20, a oggi, i Premi Nobel che hanno insignito italiani e italiane. Una lista di nomi che comprende ricercatori, studiosi e autori entrati nella Storia dell’umanità per il loro operato.

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I primi riconoscimenti del 10 dicembre 1901 sono stati: Frédéric Passy per la pace; Henry Dunantper la pace; Sully Prudhomme per la letteratura; Emil Adolf Behring per la medicina; Wihelm Conrad Rontgen per fisica; Jacubus Hemricus Van ‘t Hoff per la chimica.

Sono pari i premi per la medicina e la fisiologia e quelli per la letteratura. Da una parte, infatti, sei luminari della medicina:

  • Camillo Golgi (1906),
  • Daniel Bovet (1957),
  • Salvatore Edoardo Luria (1969),
  • Renato Dulbecco(1975),
  • Rita Levi Montalcini (1986),
  • Mario Capecchi (2007).

Dall’altra, invece, sei indimenticabili nomi della Storia della Letteratura italiana di tutti i tempi:

  • Giosuè Carducci (1906),
  • Grazie Deledda (1926),
  • Luigi Pirandello (1934),
  • Salvatore Quasimodo(1959),
  • Eugenio Montale (1975),
  • Dario Fo (1977) (è un caso unico di letterato proveniente dal mondo del teatro, premiato con la seguente motivazione: “perché seguendo la tradizione dei giullari medievali dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi.“)

Dal 1901 il Premio viene più o meno regolarmente assegnato “a coloro che, durante l’anno precedente, più abbiano contribuito al benessere dell’umanità”. Essendo Nobel uno scienziato, dedicò al mondo della scienza i primi tre: alla fisica, alla chimica e alla medicina. Ma era anche un grande amante della letteratura e della poesia, ambito in cui si impegnò in prima persona scrivendo opere teatrali, e destinò quindi il quarto Premio “alla persona che ha prodotto nel campo della letteratura l’opera più notevole con uno slancio ideale” e

infine, l’ultimo “alla persona che ha fatto il più grande o il migliore sforzo per la fraternità tra le nazioni, per l’abolizione o la riduzione degli armamenti e per la costruzione e la promozione di un congresso di pace”.

Fonte: biografieonline.it

Foto di stoccolmaconmary.se

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