Paul McCartney: morto e sosia

Paul McCartney: morto e sosia

Paul McCartney: morto e sosia. Una delle più longeve e celebri leggende metropolitane sui The Beatles è quella che riguarda Paul McCartney. Secondo questa teoria, Paul McCartney sarebbe morto e sostituito da un sosia.

Stati Uniti: quali le città più e meno LGBTQIA+ friendly?

La leggenda metropolitana su Paul McCartney prende piede nel 1967, quando incominciarono a circolare delle voci sulla presunta morte del membro della band musicale The Beatles.

Secondo questa teoria Paul McCartney sarebbe rimasto ucciso in un incidente stradale e in seguito sostituito da un sosia. I molti sostenitori di questa teoria, affermano di avere individuato diversi – e presunti – indizi in diverse copertine degli LP, nelle canzoni e anche nei testi dei The Beatles. Indizi che proverebbero il complotto a firma The Beatles.

Molti indizi subliminali sarebbero sparsi nei vari album, copertine e canzoni dei The Beatles per far sapere al mondo intero la verità sulla scomparsa di Paul McCartney.

L’indizio principe – secondo gli amanti del complotto – si troverebbe nella copertina dell’album “Abbey Road”.

Zabaione monodose al liquore Strega

La copertina di Abbey Road è forse quella in cui si trovano gli indizi più noti a sostegno della teoria sulla morte di Paul.

In questa storica copertina, i membri del gruppo The Beatles, attraversano la strada in fila con davanti John Lennon vestito di bianco – che dovrebbe raffigurare un sacerdote o un angelo -, seguito da Ringo che indossa un completo nero – che potrebbe indicare il portatore della bara – poi Paul McCartney con gli occhi chiusi e scalzo – che indicherebbe la sua morte – e a chiudere George Harrison in jeans e clarks – che dovrebbe essere il becchino -.

Inoltre Paul sarebbe l’unico dei The Beatles fuori passo rispetto agli altri membri del gruppo. Un chiaro riferimento – secondo i sostenitori del complotto – al fatto che Paul non sarebbe il vero Paul ma un estraneo al “vero” gruppo dei The Beatles.

Altri indizi si troverebbero in vari testi delle loro canzoni, che sentiti al contrario confermerebbero l’avvenuto decesso di Paul McCartney.

La leggenda ha – come sempre – diverse versioni. Una parla di Paul che dopo una furiosa lite – il 9 novembre 1966 – con il resto del gruppo sarebbe salito nella sua auto per rientrare a casa e durante il tragitto, da un passaggio a un’autostoppista di nome Rita.

Dopo essersi accorta che alla guida c’era Paul McCartey, si esalta a tal punto da distrarlo dalla guida e così per evitare un altro veicolo, uscendo di strada e schiantandosi contro un albero. L’auto prese fuoco, uccidendoli entrambi.

Freddie Mercury diventato leggenda si spegne il 24 novembre 1991 Video

A quella notizia, Lennon e il manager Brian Epstein decidono di nascondere l’accaduto, seppellendo di nascosto il corpo di Paul e al tempo stesso convinsero William Stuart Campbell – attore scozzese e molto somigliante a Paul – a sostituire il posto del Beatle morto e a sottoporsi ad alcuni interventi di chirurgia plastica per assomigliare ancora di più a Paul. Inoltre, niente più concerti live per i The Beatles, così da evitare che qualcuno potesse notare alcune differenze tra il sosia e il vero Paul.

La leggenda nasce il 12 ottobre del 1969, quando il Russel Gibb – disc jockey – durante la trasmissione radiofonica sulla rete WKNR di Detroit affermò che la sera precedente ricevette una telefonata da un ascoltatore che si identificò come Tom che gli confessò di essere a conoscenza del fatto che Paul McCartney era morto il 9 novembre 1966 in un incidente stradale e del fatto della sua sostituzione all’interno dei The Beatles da un sosia. E le prove? Ovviamente nei dischi dei The Beatles.

Naturalmente ogni membro dei The Beatles ha sempre negato che Paul McCartney sia deceduto e sostituito da un suo sosia ma nonostante questo, la leggenda sulla morte prematura di Paul è sempre viva.