Principe William sarà in futuro un re rivoluzionario

Principe William sarà in futuro un re rivoluzionario. Il principe di Galles, William, ha le idee ben chiare e precise sul ruolo e percorso che dovrà prendere e percorrere, il futuro re d’Inghilterra ha delle priorità che mette dietro al suo grande amore: la famiglia, prima di tutto la famiglia poi viene il mondo che avrà in lui uno statista internazionale come affermai il royal watcher Valentine Low, ma quali sono i suoi progetti?

I suoi obiettivi di William, una volta re d’Inghilterra saranno due, e come spiega a Oggi Valentine Low, storico corrispondente reale del Times di Londra e autore di CortigianiIl potere segreto dietro la corona inglese (Piemme): “È molto ambizioso. La sua strategia è precisa: perseguire pochi obiettivi ma di enorme impatto. Ne ha scelti due: salvare il pianeta e garantire una casa a ogni singolo senzatetto nel Regno Unito”

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Il primo obiettivo sarà l’ambiente: “Il primo progetto si chiama Earthshot Prize, una sorta di Nobel per l’ambiente, lanciato dal principe nel 2020. Ogni anno premia con un milione di sterline startup che si impegnano contro il cambiamento climatico. Williamè appena stato a New York per presentare i finalisti e a novembre sarà a Singapore per la premiazione. In Usa, oggi patria del fratello-rivale Harry, è stato accolto come una star. Perfino come un sex symbol, quando, armato di tutone impermeabile, cappellino da baseball e camicia aderente, che lasciava intravedere le spalle larghe, si è infilato nell’Hudson per liberare ostriche nell’acqua. «Ha un nuovo approccio al ruolo di principe di Galles, vuole passare come uno statista di livello internazionale, che dialoga con Bill Gates e Michael Bloomberg. Lo vedremo sempre più spesso in questa veste», assicura Low. (cit. da Oggi.it)

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Il secondo obiettivo sono i senzatetto: “Con il programma Homewards, invece, affronta il problema di chi vive per strada. Entro cinque anni non ci saranno più senzatetto, promette. Una causa che ha ereditato dalla madre, Lady Diana, alla quale si ispira sempre e dalla quale ha imparato l’empatia  (tratto che manca a gran parte dei Windsor). L’appena ereditato Ducato di Cornovaglia, che il padre Carlo aveva trasformato in una fattoria biologica, ospiterà case popolari ad affitto agevolato e coltivazioni di alghe, una delle fissazioni del principe. «Ne parla continuamente», nota Low. Possono sostituire gli imballaggi di plastica e produrre biocarburante. Sono il futuro, è convinto William. Anche il sistema dei patrocini ha subito uno scossone. Se la regina si occupava di 600 enti di beneficenza, il futuro re ne ha accettati solo 38. Meno, ma meglio, è la tattica. «Il principe mette continuamente in discussione lo status quo. Ai suoi consiglieri chiede sempre “c’è un modo diverso di fare questa cosa?”. (cit: oggi.it)

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Low poi prosegue: “Per William la famiglia e i suoi figli vengono prima di tutto” – “Così non è stato né per Elisabetta II né per l’attuale re, pessimi genitori. Infatti alcuni lo criticano perché pensano che potrebbe lavorare di più, così come Kate. Ultimamente è stato attaccato perché non è volato in Australia a vedere la finale femminile dei Mondiali di calcio. Probabilmente lo ha fatto per stare con i bambini. E comunque sia è molto testardo, a volte non ascolta nessuno. Sa di essere cresciuto in una famiglia spezzata, vede la differenza con la famiglia dei suoceri Middleton, molto solida e unita, e vuole dare quella stabilità a George, Charlotte e Louis”

Fonte: oggi,it

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