Terremoto Italia arretrata come Medio Oriente parole geologo Mario Tozzi

Mario Tozzi è un geologo e divulgatore scientifico molto noto anche in tv, non ha peli sulla lingua quando parla del recentissimo sisma che ha scosso l’Italia centrale provocando morti e distruzione, e le sue affermazioni dovrebbero far ben riflettere su questa tragedia che, a distanza di 7 anni di quella dell’Aquila, sono una condanna alle amministrazioni centrali e alle istituzioni: ‘Ormai abbiamo osservato che ogni 4 o 5 anni c’è un sisma che colpisce la dorsale appenninica. Eppure gli amministratori non fanno prevenzione. Il risultato è che l’Italia è arretrata come il Medio Oriente: in un paese avanzato una scossa di magnitudo 6 non provoca crolli e vittime’.

 
Per il geologo non esiste nessuna scusante:Le zone dalla Garfagnana a Messina, e cioè la dorsale appenninica, sono tutte sismiche e appartengono alla stessa regione geologica. L’Italia è un territorio geologicamente giovane e perciò subisce queste scosse strutturali di assestamento. Non stiamo dicendo che i terremoti sono prevedibili”, puntualizza Tozzi, “perché sappiamo che è una sciocchezza. Ma stupisce che in una zona sismica non si faccia quasi nulla per impedire che una scossa di magnitudo 6 possa addirittura far crollare un ospedale come è accaduto ad Amatrice’

 
IL GEOLOGO MARIO TOZZI
Prosegue sottolineando: ‘Non veniteci a dire che i paesini del centro Italia sono antichi e perciò crollano più facilmente. Gli antichi sapevano costruire bene e basta pensare che a Santo Stefano di Sessanio, vicino l’Aquila, era crollata soltanto la torre perché restaurata con cemento armato, mentre a Cerreto Sannita nel Beneventano quasi tutto era rimasto intatto dopo il terremoto dell’Irpinia: non fu un caso, era stato costruito bene‘, quindi: ‘siccome ormai è chiaro che dobbiamo avere a che fare con i terremoti dovremmo costruire e fare una manutenzione antisismica di tutti gli edifici pubblici e privati, i soldi devono essere impiegati in questo modo: è la priorità”, il geologo ha poi ricordato che ‘in Giappone e in California con una scossa simile a quella di Amatrice c’è soltanto un po’ di spavento ma non crolla nulla’.
 
Ed infine conclude: ‘Facciamo sempre i soliti discorsi ma vediamo che non cambia nulla. Siamo il paese europeo con numero record di frane e alluvioni, siamo territorio sismico eppure per chi ci governa quando qualcosa succede è sempre una fatalità: bisognerebbe smetterla di pensare in questo modo e cominciare a ripensare seriamente al territorio’; i soliti discorsi che non servono a granchè a quanto pare in questa Italia disastrata da un quadro politico sempre più squallido e non per la retorica: piove Governo ladro, no, ma per la noncuranza, per il disinteresse verso il cittadino che come al solito viene anteposto e considerato l’ultimo tassello del puzzle nell’insieme.
Fonte: Informazioneconsapevole