Una storia da OSCAR

Una storia da OSCAR

Una storia da OSCAR. Un cavaliere, nella mano la spada di un crociato, in piedi su una bobina di pellicola cinematografica suddivisa in cinque raggi che rappresentano le categorie originali del premio: attori, registi, produttori, tecnici e scrittori. Mentre la spada simboleggia la protezione per il benessere dell’industria. Si tratta del simbolo indiscusso del cinema. La statuetta più ambita nel mondo cinematografico è l’Academy Award of Merit, conosciuta come Premio Oscar.

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La statuetta è alta 34 centimetri e pesa circa 4 chili, però non è tutto oro ciò che luccica. Gli Oscar sono prodotti singolarmente e rifiniti a mano da artigiani che ne curano gli ultimi dettagli. E se molti lo pensano, le statuette non sono d’oro ma semplicemente di bronzo placate con oro 24 carati e il loro valore si dovrebbe aggirare intorno ai 300 dollari.

Non è stato sempre placato oro, infatti, dal 1942 al 1945 i Premi Oscar furono di gesso. Un escamotage per la mancanza dei materiali (bronzo e oro) e per evitare che i vincitori potessero rivendersela – cosa accaduta – e, infatti, dopo il decesso del vincitore, la statuetta dovrebbe essere ‘rivenduta’ per il prezzo simbolico di 1 dollaro all’Accademy.

L’Oscar nasce con la fondazione del 1927 dell’Academy of Motion Picture Arts and Science, grazie all’idea di Louis B. Mayer, fondatore con Marcus Low e Samuel Goldwyn nel 1924 della Metro-Goldwyn-Mayer (dal 2022 fa parte del gruppo Amazon).

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La prima Notte degli Oscar è datata 16 maggio del 1929 presso la sala Blossom Room dell’Hollywood Roosevelt Hotel. In totale furono consegnati 15 Premi Oscar per una cerimonia di soli 15 minuti, in pratica 1 minuto per ogni Oscar. Emil Jannings  si aggiudicò il primo Premio Oscar della storia come Miglior Attore Protagonista per il film “Crepuscolo di Gloria” e Janet Gaynor si aggiudicò il premio come Miglior Attrice Protagonista per la sua interpretazione nel film “Settimo Cielo”.

E il suo nome? La leggenda parla – diciamo quella riconosciuta – di Margaret Herrick, bibliotecaria dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences alla visita della statuetta esclamò: “Assomiglia a mio zio Oscar”. E così la statuetta ebbe il nome di Oscar e in maniera ufficiale dal 1939.

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