Inoltre la missione aveva lo scopo di alleggerire la pressione dell’esercito Alleato che da settimana contrastava i tedeschi nella battaglia per liberare l’Italia. L’idea dei comandanti alleati era quella di tagliare le linee di rifornimento dei tedeschi che approvvigionavano le loro truppe sulla linea Gustav, per fare ciò impiegarono un ampio dispiegamento di uomini e mezzi. Parteciparono all’operazione, che iniziò il 22 gennaio alle 2.00 del mattino, la VI armata comandata dal generale Lucas, che era formata dalla 45ª divisione di fanteria comandata dal generale W. Eagles, dalla 1ª divisione corazzata, dalla 3ª divisione di fanteria e da alcuni reparti inglesi, fra cui la 1ª divisione comandata dal generale Penney.
Verso mezzogiorno arrivarono altre truppe anglo-americane. A questo punto il generale Lucas disponeva di 50.000 uomini. La sua offensiva sarebbe stata micidiale per i tedeschi se non si fosse, come si è detto, soffermato troppo a lungo a rafforzare la testa di ponte.
Quando, infatti, Lucas decise di attaccare, il 29 gennaio 1944, utilizzando tutte le sue forze, si trovò di fronte non più due battaglioni ma la 14ª armata comandata dal generale Eberhard von Mackensen. I tedeschi bombardarono Anzio, distruggendo gran parte del porto e danneggiando la città. La retroguardia anglo-americana continuò a sbarcare fino al 31 gennaio del 1944.
Scontri si ebbero a Moletta, Cisterna e Campoleone, dove i tedeschi utilizzarono una buona tattica difensiva. A Cassino gli Alleati guadagnarono posizioni ma il 2 febbraio il Comando generale ordinò a Lucas di fermarsi e di organizzare le difese del territorio conquistato. Il 3 febbraio, il generale von Mackensen, ordinò un pesante attacco nella zona di Campoleone. Il 6 febbraio i tedeschi attaccarono la VI armata a Carroceto e ad Aprilia. Entrambe le posizioni vennero raggiunte e i tedeschi riuscirono a respingere gli anglo-americani, i quali risposero il 15 febbraio con un’intensa controffensiva, che portò alla distruzione dell’Abazia di Montecassino.
Nel frattempo ad Anzio gli Alleati subivano una serie di sconfitte che li costrinse a ritornare sulle linee del 29 gennaio. Il generale Lucas venne rimosso e al suo posto fu nominato il generale Lucian Truscott
L’offensiva Alleata venne realizzata in questo modo:
Il 18 maggio Monteccassino venne aggirata. Il 23 maggio venne sferrato un attacco dalla 5ª Armata Usa e dall’8ª armata britannica, contro la linea Senger. Mentre ad Anzio iniziava l’Operazione Buffalo che vedeva tutte le truppe impegnate in una controffensiva totale.
Dopo un intenso bombardamento le truppe di terra si mossero rapidamente ma la resistenza tedesca si dimostrò migliore di quello che gli Alleati immaginavano.
Comunque, mentre i tedeschi tenevano nel territorio di Anzio, le truppe anglo-canadesi sfondavano la Linea Senger. Gli alleati conquistarono Pontecorvo, Terracina, sfondando in direzione di Velletri. L’accerchiamento era quasi completo e a questo punto anche ad Anzio i tedeschi iniziarono a lasciare le loro posizioni. Iniziava così il ripiegamento delle truppe tedesche verso la Linea Gotica, mentre gli americani avanzavano velocemente in direzione di Roma, dove entrarono il 4 giugno del 1944.
Fonte: biografieonline